Standing ovation per Napolitano, difensore del cinema

Il presidente della Repubblica protagonista della serata d'inaugurazione rende merito alla Biennale a cui l'Italia deve molto per il suo prestigio internazionale


VENEZIA – Ha ringraziato il presidente della Repubblica, Paolo Baratta, rivolgendosi al capo dello Stato accolto da applausi e standing ovation all’ingresso nel Palazzo del Cinema. Un ringraziamento ufficiale per quanto detto poco prima nel foyer da Giorgio Napolitano: “Desidero cogliere quest’occasione per rendere merito alla Biennale e alla Mostra del Cinema, alla quale l’Italia deve molto per il suo prestigio e la sua vita culturale e artistica internazionale”. Una visita, quella di Napolitano, significativa perché Venezia, “questa città impareggiabile, è scossa da vicende recenti inquietanti e penose e la Biennale costituisce un decisivo pilastro istituzionale, trasparente e utile”. Le proteste dei dipendenti comunali contro i tagli di servizio e salario decisi dal commissario prefettizio Vittorio Zappalorto sono arrivate poco prima della cerimonia, a poca distanza dal Palazzo del Cinema. Il direttore della Mostra Alberto Barbera era in galleria con il ministro Dario Franceschini e accanto il cast di Birdman: Michael Keaton, Emma Watson (dietro di lei il fidanzato Andrew Garfield, Spiderman, qui in concorso con 99 Homes), Edward Norton. Sul palco Luisa Ranieri in abito blu lungo, ha interpretato il ruolo della madrina evitando di parlare dei suoi ricordi di bambina che voleva fare l’attrice e preferendo una serie di pensieri sulla centralità della settima arte.

Ha scelto la concretezza il presidente Baratta, parlando della ristrutturazione della sala Darsena, “un passo decisivo nella riqualificazione delle nostre sale storiche. La sala era all’inizio degli anni ’50 un’arena all’aperto e ci rimanda con qualche nostalgia a quel periodo in cui il cinema in Italia era epopea nazionale, vendeva 800 milioni di biglietti l’anno e per sale era seconda solo agli Stati Uniti. Domandavamo cinema, desideravamo cinema. Oggi – ha proseguito Baratta – il contesto è diverso, il mercato è cambiato, ma la Mostra deve mantenersi luogo riconosciuto da tutto il mondo come approdo del cinema di qualità”. Oltre alle giurie al completo – con Carlo Verdone accolto sul red carpet con grande calore dal pubblico – alla serata di apertura (proseguita dopo la proiezione con la consueta cena ufficiale sulla spiaggia dell’Excelsior) hanno partecipato molti ospiti italiani e internazionali. Con il direttore del festival di Cannes Thierry Frémaux c’era Julie Gayet, la fiamma del presidente francese Hollande, mentre il nuovo editore di Ciak Daniela Santanchè era con Alessandro Sallusti, Barbara D’Urso e Paola Ferrari. La stilista Alberta Ferretti in tema con Birdman indossava un abito con piume nere. 

28 Agosto 2014

Venezia 71

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Segnalazione ‘Cinema for Unicef’ a ‘Beasts of No Nation’

"Una pellicola schietta e a tratti brutale - si legge nella motivazione - che proietta lo spettatore in un dramma spesso ignorato: quello dei bambini soldato, derubati della propria infanzia e umanità"

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Una precisazione di Francesca Cima sui grandi festival italiani

"Non è assolutamente un mio pensiero che non ci si possa permettere in Italia due grandi Festival Internazionali come quelli di Venezia e di Roma. Anzi credo proprio che la moltiplicazione porti a un arricchimento. Ma è chiaro che una riflessione sulla valorizzazione e sulla diversa caratterizzazione degli appuntamenti cinematografici internazionali in Italia sia doverosa. È necessario fare sistema ed esprimere quali sono le necessità di settore al fine di valorizzare il cinema a livello internazionale"

Venezia 71

Morte a Venezia?

“Non possiamo permetterci di far morire Venezia. E mi chiedo se possiamo davvero permetterci due grandi festival internazionali in Italia. Non ce l’ho con il Festival di Roma, a cui auguro ogni bene, ma una riflessione è d’obbligo”. Francesca Cima lancia la provocazione. L’occasione è il tradizionale dibattito organizzato dal Sncci alla Casa del Cinema. A metà strada tra la 71° Mostra, che si è conclusa da poche settimane, e il 9° Festival di Roma, che proprio lunedì prossimo annuncerà il suo programma all'Auditorium, gli addetti ai lavori lasciano trapelare un certo pessimismo. Stemperato solo dalla indubbia soddisfazione degli autori, da Francesco Munzi e Saverio Costanzo a Ivano De Matteo, che al Lido hanno trovato un ottimo trampolino
Una precisazione di Francesca Cima

Venezia 71

Munzi e Costanzo all’incontro post-Venezia del Sncci

I due registi tra i protagonisti della 71a Mostra che prenderanno parte al dibattito organizzato dai critici alla Casa del Cinema il 25 settembre


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