Appello Anec al ministro Franceschini per il rilancio delle sale

Tra le proposte la destinazione di una quota del tax credit cinematografico all’apertura di nuove sale, la ristrutturazione e la trasformazione di quelle esistenti, il rinnovo di impianti e arredi


Un appello a favore di interventi urgenti per la sopravvivenza e il rilancio di centinaia di sale cinematografiche, è stato rivolto da Lionello Cerri, presidente dell’Anec, al ministro Dario Franceschini. Tra le proposte più urgenti, contenute in una lettera inviata al ministro, la destinazione di una quota del tax credit cinematografico all’apertura di nuove sale, la ristrutturazione e la trasformazione di quelle esistenti, il rinnovo degli impianti e degli arredi; il recupero dei crediti pregressi delle sale, nei confronti dello Stato, che ammontano a circa 15 milioni di euro e che, ad oggi, non sono ancora stati liquidati; il ripristino della piena fruibilità dei crediti d’imposta per la programmazione di film italiani, europei e d’essai, ridotti del 15% dalla Legge di stabilità 2014.

In particolare, per quanto riguarda la prima proposta, Cerri nella lettera precisa che si tratta di una misura che non avrebbe oneri a carico dello Stato perché la sua copertura rientrerebbe nel fondo per il tax credit cinematografico di 110 milioni, elevato a 115 milioni dal prossimo anno. Attualmente quel fondo prevede per l’esercizio interventi soltanto per la digitalizzazione, in larga parte ormai completata.

Peraltro l’Anec chiede che questo ampliamento del tax credit all’esercizio vada a sostituire le misure di sostegno attualmente previste per il comparto, ossia i contributi in conto capitale e conto esercizio, ormai prive di copertura finanziaria, come confermato dal credito di 15 milioni accumulato negli anni.
Nella lettera, pur manifestando apprezzamento per l’introduzione, nel Decreto Legge “Art Bonus”, di un incentivo fiscale a favore delle cosiddette “sale storiche” che dimostra un interessamento fattivo nei confronti dell’esercizio, Cerri chiede al ministro che tale interesse sia confermato verso una categoria che svolge un ruolo fondamentale in termini culturali, sociali ed economici, a fronte di una situazione, ha aggiunto Cerri, dalla quale si può uscire soltanto con provvedimenti urgenti, in particolare rinnovando ed ampliando gli interventi a valere sul tax credit, con un’incidenza annua che non supererebbe nelle stime dell’Anec i 15 milioni di euro.

ssr
29 Settembre 2014

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