Kechiche: “La vie d’Adele? Meglio che non esca”

“Meglio che non esca”. Questo è la dichiarazione del regista Abdellatif Kechiche circa il destino del suo film La vie d’Adele, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes e al centro di una polemica causata delle dichiarazioni delle attrici Lea Seydoux e Adele Exarchopoulos, che si sono  lamentate di come le scene di sesso e violenza sono state girate sul set, dicendo che è stato «orribile» e che non avrebbero mai più girato film con il regista. “Ha detto che ci saremmo dovute fidare di lui ciecamente – ha dichiarato Exarchopoulos in una conferenza stampa a settembre – faceva un film sulla passione quindi voleva scene di sesso, ma senza coreografia”.

“A questo punto penso che il film non debba andare in sala – ha dichiarato il regista a Telerama – Cannes è stato un breve momento di felicità, ora mi sento umiliato e disgraziato, vivo una maledizione. Chiunque vada in sala e abbia sentito questi rumors non sarà in grado di guardare il film con sguardo neutro e pulito. Si chiederanno in anticipo: ‘Quest’uomo ha maltrattato le ragazze? E loro, non hanno forse condiviso l’esperienza, e ora non osano più ammetterlo?” In una conferenza più recente, Seydoux ha detto che comunque il film è stata una delle esperienze più soddisfacenti della sua carriera: “Ho dato un anno della mia vita a questo film, per quell’anno non ho fatto altro. Gli ho dato tutto. Non ho criticato il regista, era un mio sogno lavorare con lui perché, in Francia, è certamente uno dei migliori. La polemica richiama un po’ quella analoga, recentemente tornata a galla, circa il coinvolgimento di Maria Schneider nel turbolento Ultimo Tango a Parigi di Bernardo Bertolucci. Il film verrà rilasciato in versione non censurata e con un divieto ai minori il 25 ottobre negli Usa. In Francia l’uscita è prevista il 9 ottobre.