La vera amante di Puccini

Sarà un ritratto inedito di Giacomo Puccini quello che offrirà La fanciulla del lago, il nuovo film del regista pisano Paolo Benvenuti e incentrato sul rapporto tra la creatività musicale del compositore e una delle sue fonti d’ispirazione: l’universo femminile.

Tutto nasce da una vecchia valigia dimenticata in uno scantinato e ritrovata dal regista. Una valigia che conservava un tesoro di documenti di straordinaria rilevanza nel riscrivere un episodio importante della vita del musicista nonché nella rilettura del suo lavoro. Il carteggio rinvenuto getta nuova luce sulla vicenda del suicidio di Doria Manfredi, la servetta di casa Puccini, ingiustamente accusata dalla signora Puccini di essere l’amante del Maestro. A confermare questo nuovo aspetto della biografia del compositore le numerose fotografie rinvenute, per lo più con dedica a Giulia Manfredi, cugina di Doria, che testimoniano un rapporto che va al di là della semplice amicizia.
Era lei, Giulia, la donna di Puccini, ostessa di un locale affacciato sul lago di Massaciuccoli. Giulia, a differenza di Doria, per fattezze richiama proprio il personaggio di Minnie dell’opera in tre atti “La fanciulla del west”, una giovane bella e di gran carattere che gestisce un saloon frequentato da minatori.

E sempre quella valigia nella casa di Nadia Manfredi – figlia di Antonio il figlio della relazione clandestina di Puccini – nascondeva anche un breve documentario inedito, di pochi minuti, che mostra Puccini a Torre del Lago impegnato ad eseguire una melodia, peraltro ricostruita dal Maestro Riccardo Moretti, a partire dai movimenti delle mani sulla tastiera. Il breve filmato non sarà usato nel film, “servirà come trailer del film e al maestro Moretti per conoscere meglio come era Puccini, dato che ne sarà anche l’interprete”.

La fanciulla del lago sarà un film (quasi) muto, non vi saranno infatti dialoghi. Le uniche voci narranti leggeranno le lettere (tratte dai documenti d’archivio) che i personaggi della vicenda si scrissero durante la loro drammatica vicenda. Benvenuti punta a evitare “una costruzione mistificatoria o fantasiosa dei fatti che qualunque dialogo, anche il più attendibile, porta con sé”. L’ambizione è quella di un ‘cinema puro’, in grado di esprimere concetti ed emozioni attraverso il solo fluire delle immagini.

“Spero di iniziare le riprese a ottobre, perché l’atmosfera malinconica di questa stagione è in sintonia con la tragedia di Doria che si andava consumando e perché l’autunno è la stagione migliore per fotografare il lago di Massaciuccoli. Se i finanziamenti non arriveranno per tempo, dovrò rinviare il lavoro alla primavera”, sottolinea Benvenuti.

Del resto il tempo sembra essersi fermato in quei luoghi, il lago e il Parco naturale di San Rossore e Migliarino, posti misteriosamente intatti come dimenticati dalla storia, che restituiscono i suoni e le atmosfere che incantarono il compositore. Non è un caso che un collaboratore del regista ha registrato i rumori e le voci del lago che serviranno nel film a far capire come Puccini trasformasse quelle sonorità in musica.

Il costo al momento previsto del film è di un milione e 500mila euro. Tra i possibili finanziatori: il Ministero per i Beni e le Attività culturali, che presto deciderà sul contributo richiesto, gli enti locali di Pisa e Lucca e dei comuni che fanno parte del comprensorio dei luoghi pucciniani, la Mediateca regionale Toscana Film Commssion e la Fondazione Festival pucciniano. Nel frattempo si è costituita un’associazione culturale “La fanciulla del lago” con l’obiettivo di promuovere la produzione di questo film.