Giuseppe Fiorello, nei panni di Paolo Borsellino, e Massimo Popolizio, in quelli di Giovanni Falcone, sono i protagonisti di Era d’estate che Fiorella Infascelli sta girando sull’isola dell’Asinara. La location è quella stessa foresteria dove nell’agosto 1985 i due magistrati si trasferirono con le loro famiglie per preparare l’istruttoria del maxiprocesso di Palermo.
La sceneggiatura del film – prodotto da Fandango con Rai Cinema e interpretato anche da Valeria Solarino (la moglie di Falcone) e Claudia Potenza (la moglie di Borsellino) – è scritta da Antonio Leotti con la collaborazione di Attilio Bolzoni.
“Ho avuto paura. Che avrei potuto aggiungere ad un personaggio forte, famoso e importante come Borsellino? – racconta Fiorello in un’intervista alla ‘Repubblica’ – Mi ha aiutato Fiorella, mi ha detto ‘Non cerco somiglianze, non è una celebrazione, raccontiamo solo un momento della sua vita’ “.
“Con un personaggio così ti tremano i polsi, mi ha convinto il fatto – dice Popolizio – che né il produttore Procacci né Fiorella volevano il mimetismo fisico che si cerca nella fiction tv. Possiamo lavorare sugli stati d’animo in una situazione così particolare, 25 giorni di vita sul mare, uno ‘strano interludio’ nell’esistenza in cui succedono tante cose, arrivano all’Asinara in un modo e partono cambiati”.
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