Anche la Quinzaine des Réalisateurs di Cannes svela il programma, messo a punto dal direttore Edouard Waintrop. La 47esima edizione propone, tra gli altri, Green Room dell’americano Jeremy Saulnier, L’ombre des femmes di Philippe Garrel, già annunciato nei giorni scorsi, il monumentale Les Milles et une Nuit di Miguel Gomes, diviso in tre capitoli da due ore l’uno, e Trois souvenirs de ma jeunesse di Arnaud Desplechin, Le Tout Nouveau Testament di Jaco Van Dormael, Yakuza Apocalypse : The Great War of the Underworld di Takashi Miike, Peace to Us in Our Dreams di Sharunas Bartas. Anche quest’anno nessun italiano nella sezione collaterale del Festival di Cannes promossa dall’associazione degli autori francesi.
La Carrosse d’Or, premio prestigioso che segnala ogni anno un grande autore, va al cinese Jia Zhangke, che terrà una master-class e riproporrà il suo film del 2001 Platform.
Ecco l’elenco completo dei lungometraggi:
Perfect Day di Fernando León de Aranoa
Allende mi abuelo Allende di Marcia Tambutti
As Mil e uma noites di Miguel Gomes Volume 1, o inquieto – Volume 2, o desolado – Volume 3, o encantado
Les Cowboys di Thomas Bidegain
Dope di Rick Famuyiwa film di chiusura
El abrazo de la serpiente di Ciro Guerra
Fatima di Philippe Faucon
Yakuza Apocalypse : The Great War of the Underworld di Takashi Miike séance spéciale
Green Room di Jeremy Saulnier
Much Loved di Nabil Ayouch
Mustang di Deniz Gamze Ergüven
L’ombre des femmes di Philippe Garrel – film d’apertura preceduto da un cortometraggio inedito di Garrel del 1968 Actua 1
Peace to Us in Our Dreams di Sharunas Bartas
Songs My Brothers Taught Me di Chloé Zhao
The Here After di Magnus von Horn
Le Tout Nouveau Testament di Jaco Van Dormael
Trois souvenirs de ma jeunesse di Arnaud Desplechin
Il quotidiano francese dedica un articolo al disappunto degli italiani per il mancato premio al festival: "Forse è mancata una lobby organizzata"
"Dà l'idea di un Paese che funziona". "L'ulteriore dimostrazione che l'unione delle forze può veramente andare incontro alle esigenze di ogni categoria del cinema italiano".Sono solo alcuni dei commenti sul nuovo spazio del cinema italiano a Cannes, per la prima volta allestito nell'Hotel Majestic, con una terrazza che affacciava sulla Montée des Marches, due sale per le attività professionali e l'ormai famoso ingresso con il tunnel caleidoscopico. E' stato visitato da circa 3mila persone, di cui oltre il 50% stranieri. Sul finale, presente anche il ministro Franceschini."Tutto ciò è stato realizzato con una spesa leggermente superiore a quella che sostenevamo gli anni scorsi per avere il solo spazio sulla spiaggia nel Village International", spiega Giancarlo Di Gregorio
Roberto Cicutto, amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà, commenta il contestato palmarès di questa edizione del festival. "Sulle decisioni delle giurie è inutile soffermarci. Si può condividerle o meno ma pretendere di sapere come dovrebbero comportarsi e' da ingenui. Dobbiamo essere soddisfatti che nell’edizione appena finita il cinema italiano e in generale l’industria audiovisiva si è presentata più compatta, con nuovi strumenti per la promozione e l’attrazione di investimenti e soprattutto con un’offerta di film pieni di talento e molto diversi tra loro. Vorrei però segnalare alcuni cambiamenti significativi nel DNA del Festival più importante del mondo"
Rossy De Palma si lascia andare a qualche confidenza sul lavoro dei giurati: "Abbiamo pianto tutti con il film di Moretti, ma volevamo premiare la novità di linguaggio"