‘L’uomo volante’, un corto in attesa del lungometraggio

Presentato all’Italian Pavilion il cortometraggio di Adelmo Togliani che ne è anche l'interprete con Bianca Guaccero. Una tavola rotonda su produzioni indipendenti, product placement e tax credit


VENEZIA. Presentato all’Italian Pavilion il cortometraggio (27 minuti) L’uomo volante di Adelmo Togliani, concepito da subito come parte integrante di un futuro progetto di lungo basato sul medesimo plot. Il mini-film, prodotto da Giallo Limone Movie in collaborazione con Accademia Togliani e con Bianca Guaccero protagonista, racconta l’amore e la sua dimensione ‘analogica’, quella ormai perduta e intrappolata negli anni ’80.
Greta e Achille, due anime affini, un grande amore senza fine. Achille rincorre la vita, la passione. Greta rincorre lui. Attraversano i capitoli della loro esistenza tenendosi per mano, respirando a pieni polmoni la loro adolescenza, continuando a essere “l’uno per l’altra”; fino a che, divenuti adulti, decidono di seguire ognuno la strada giusta per sé.

La proiezione è stata è stata accompagnata della tavola rotonda “Un film per farne un altro”, evento realizzato e condotto da Valerio Toniolo per Associazione Buonacultura, in collaborazione con Accademia Togliani e con il patrocinio della DG Cinema-MiBACT.
Il product placement, il tax credit e il finanziamento pubblico – gli stessi strumenti di cui si è avvalso il cortometraggio -, le produzioni indipendenti, la distribuzione delle opere prime sono stati i temi affrontati dai vari ospiti della tavola rotonda: Nicola Borrelli DG Cinema-MiBACT, Adelmo Togliani attore e regista del cortometraggio, Lorenza Bonaccorsi responsabile Cultura PD, Myriam Catania attrice e doppiatrice, Gianni Ippoliti autore e conduttore televisivo, Bruno della Ragione avvocato ed esperto in Diritto d’Autore e Gianni Celata professore di Economia dei Media dell’Università Roma Tre.

L‘uomo volante ha richiesto 30 persone di troupe; 3 decadi ricostruite: gli anni ’80, ’90 e 2000; 13 location differenti per 6 giorni di lavorazione; 500provini a minori per i ruoli dei protagonisti da giovani, 100costumi di scena. E’ stato realizzato grazie al contributo del MiBACT e il supporto di Centrale del Latte di Roma, Filafi Fithu Shoes, Grimaldi Lines, Old Wild West e Sicurbagno.
“La trasversalità di un sistema così evoluto di produzione, ovvero quella che prevede la realizzazione di un cortometraggio per arrivare al lungometraggio, salvando della prima opera non solo le impressioni artistiche e le scelte poetiche ma anche i sodalizi economici che hanno contribuito alla sua messa in atto, è un esempio di ‘buona contaminazione’: contaminazione di generi, di stile narrativo, di strategia produttiva” ha affermato Nicola Borrelli.

“Avevo in testa un film di ampio respiro, e non è un caso che questo cortometraggio in molti lo considerino tale. Per realizzarlo ho dovuto spogliarmi dei panni dell’artista e ho vissuto quello che stanno vivendo la gran parte degli imprenditori italiani – ha detto il regista Togliani – Appuntamenti su appuntamenti, tanti ’no’, molti ’sì’. La vetrina di Venezia può diventare l’occasione in grado di trasformare L’uomo volante in ciò che merita: un lungometraggio”. 

ssr
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