AGIS ANEC, ANEM, FICE e ACEC, audizione in Commissione Istruzione del Senato

In merito alla riforma del sistema cinematografico e audiovisivo, le associazioni hanno presentato un documento unitario nel quale rappresentano le criticità che continuano a penalizzare l’esercizio


Si è svolta ieri l’audizione in Commissione Istruzione del Senato dell’AGIS insieme alle associazioni dell’esercizio cinematografico ANEC, ANEM, FICE e ACEC in merito alla riforma del sistema cinematografico e audiovisivo. Per le Associazioni sono intervenuti i presidenti Carlo Fontana (AGIS), Luigi Cuciniello (ANEC), Carlo Bernaschi (ANEM), Domenico Dinoia (FICE) e il segretario generale dell’ACEC, Francesco Giraldo. Le associazioni hanno presentato un documento unitario nel quale rappresentano le criticità che continuano a opprimere l’esercizio cinematografico.

Questi i punti critici indicati in un comunicato delle associazioni:
“Il peso della fiscalità nazionale continua a rappresentare un grave problema per l’esercizio. In particolare, la tassazione locale ha visto un incremento pari anche al 400% (IMU/TASI/TARI). Questa imposizione fiscale non tiene in debito conto la peculiarità delle sale e del loro valore culturale e sulla quale bisognerebbe intervenire in particolare con l’eliminazione dell’IMU sui cinema e anche sui teatri
Tra le altre criticità l’assenza di adeguate politiche di incentivazione all’esercizio: essenziale l’impegno dello Stato nel supporto dell’azione degli imprenditori del settore, favorendo adeguati e mirati incentivi volti a favorire investimenti in nuove strutture e per l’ammodernamento di quelle esistenti.
Non ultimo il problema della stagionalità: è necessario promuovere un’equilibrata e adeguata offerta di prodotto che superi l’attuale carenza nei mesi estivi, anche attraverso politiche di sostegno ad hoc per il periodo maggio-agosto”.

Nell’esprimere apprezzamento per l’impegno della relatrice Rosa Maria Di Giorgi e della Commissione, presieduta da Andrea Marcucci, verso il cinema, le Associazioni hanno evidenziato alcuni punti che meriterebbero dei correttivi, come il prelievo di scopo sul prezzo di ingresso, il sistema di autorizzazione per l’apertura delle sale, il Centro Nazionale del Cinema e sulla “concentrazione d’impresa”.

ssr
25 Novembre 2015

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