Premio Scola a Gabriele Mainetti per ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’

Al Bif&st Premio Ferzetti a Colangeli per Un posto sicuro. Premi al regista Andrea D’Ambrosio e all'attice Chiara Baffi per Due euro l’ora, a Andrea Vasone interprete di The Plastic Cardboard Sonata


BARI. La giuria del pubblico, formata da 30 spettatori selezionati e presieduta dal regista Andrea Segre, ha assegnato i seguenti riconoscimenti per la sezione ‘Opere prime e seconde’: Premio Ettore Scola per il regista del miglior film a Gabriele Mainetti per Lo chiamavano Jeeg Robot; Premio Mariangela Melato per il cinema per la migliore attrice protagonista a Juliette Binoche per L’attesa di Piero Messina; Premio Gabriele Ferzetti per il migliore attore protagonista a Giorgio Colangeli per Un posto sicuro di Francesco Ghiaccio.

La giuria del pubblico, formata da 30 spettatori selezionati e presieduta dalla critica cinematografica Dana Duma, ha assegnato i seguenti riconoscimenti per la sezione ‘Nuove proposte cinema italiano’: Premio Francesco Laudadio per il regista del miglior film a Andrea D’Ambrosio per Due euro l’ora; Premio Artisti 7607 per il migliore attore protagonista a Andrea Vasone per The Plastic Cardboard Sonata di Enrico Falcone e Piero Persello; Premio Artisti 7607 per la migliore attrice protagonista a Chiara Baffi per Due euro l’ora di Andrea D’Ambrosio.

L’AD di Rai Cinema Paolo Del Brocco così commenta la vittoria di Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti: “Un’ulteriore conferma per questo film che è stato la vera rivelazione della stagione cinematografica. Con il regista, che è anche produttore, con i bravissimi interpreti e con il distributore Lucky Red condividiamo la soddisfazione per questo premio ad un’opera originale, piena di talento e di invenzioni narrative. Il Festival ha voluto inoltre premiare con tanti e diversi riconoscimenti i film più significativi di questa stagione coprodotti da Rai Cinema. Ringraziamo i giurati, tutto il Festival e in particolare il direttore Felice Laudadio per la cura, la passione e l’impegno sempre crescente rivolti al sostegno e alla diffusione del cinema italiano”.

ssr
08 Aprile 2016

Bari 2016

Bari 2016

Il segreto e la vendetta di Michele Riondino

L’attore è il protagonista, con Valentina Cervi, Vitaliano Trevisan e Elena Radonicich, di Senza lasciare traccia, esordio di Gianclaudio Cappai presentato al Bif&st nella sezione Nuove Proposte e prossimamente nelle sale il 14 aprile. “Il film è nato dopo un viaggio con un’amica colpita dal cancro che mi confidò la convinzione che la malattia era dovuta a un evento traumatico vissuto anni prima. Da qui sono partito per costruire una giornata particolare di cui è protagonista Bruno”, spiega il regista

Bari 2016

Golino produttrice a Cannes con ‘Pericle il nero’?

Il film di Stefano Mordini, con Riccardo Scamarcio protagonista e tratto dall’omonimo romanzo noir di Giuseppe Ferrandino, è prodotto insieme ai fratelli Dardenne dalla Buena onda, la casa di produzione di Golino, Scamarcio e Viola Prestieri. Al momento l'attrice e regista è impegnata nella stesura della sua seconda opera, una storia con protagonisti due uomini, insieme a Francesca Marciano e Valia Santella. Polemica sulle nomination dei David: "Peccato che ci sia solo la mia candidatura, Il film di Gaudino merita di più"

Bari 2016

Bif&st 2017: omaggio a Vittorio Gassman

Il direttore Laudadio annuncia anche "la retrospettiva di un grande attore, magari anche regista, o di un’attrice americani viventi”. Edizione 2017 nel segno della tutela dell’ambiente: previsti incontri e conversazioni su cinema e scienza, “saranno con noi scienziati, fisici, matematici, personalità della cultura e il cinema denuncerà la distruzione della bellezza e dell’ambiente”. Tornerà inoltre la sezione internazionale del Festival con una quindicina di titoli. Presto il gemellaggio con il Festival del cinema italiano di Annecy

Bari 2016

Giorgio Colangeli, Premio Ferzetti per il film sull’amianto

L'attore romano premiato dal Bif&st per Un posto sicuro dell'esordiente Francesco Ghiaccio sulla fabbrica di morte Eternit. Un film drammatico ma positivo per Colangeli che mostra la possibilità di riscatto che ognuno ha dentro di sé: “Quando ho girato a Casale Monferrato, ho trovato una grande coesione ideale in quel dramma collettivo. Si spende molto in dolore, ma si ricevono in cambio consapevolezza e senso civico, le grandi tragedie aiutano a cambiare il punto di vista”. Premiati Due euro l'ora e The Plastic Cardboard Sonata


Ultimi aggiornamenti