“Lo Steinway”, corto animato sulla Grande Guerra in anteprima a Torino

Venerdì 13 maggio ore 20.30 al Cinema Massimo un gioiello italiano in animazione stopmotion racconta trincee e le divisioni della guerra. Lo Steinway di Massimo Ottoni, un’utopia di pace nella musica


L’animazione, nelle sue diverse declinazioni, si sta confermando uno dei nuovi luoghi di elezione per la sperimentazione di linguaggi, narrazioni ed emozioni per il pubblico, come testimoniano risultati da record nei box office e l’attenzione crescente da parte di festival e premi. E l’Italia, pur lontana da un sistema di produzioni ad alto budget, si sta dimostrando un laboratorio di talenti, energie e storie per un nuovo cinema dagli sviluppi tutti da seguire. Una nuova prova di questo fermento arriva ora con un piccolo sorprendente film, Lo Steinway, diretto da Massimo Ottoni, giovane regista e animatore. Una produzione Istituto Luce-Cinecittà con Centro Sperimentale di Cinematografia e il contributo di Film Commission Torino Piemonte, che arriva in anteprima nazionale a Torino, al Cinema Massimo, venerdì 13 maggio alle 20.30, dopo l’applaudita prima assoluta al Future Film Festival di Bologna. Un cortometraggio-gioiello, realizzato in stopmotion e disegni animati, con protagonisti decine di pupazzi, paesaggi e nature, scenografie e oggetti di scena ricostruiti al millimetro, che hanno posato per 9 mesi davanti una troupe di giovani creativi negli spazi del Cineporto di Torino. Un lavoro che proviene da un racconto, sceneggiato dallo stesso autore, di Andrea Molesini, tra i più affermati narratori italiani contemporanei, vincitore tra gli altri del premio Campiello, del Premio Comisso e del premio Andersen alla carriera. Una storia che viene da un secolo fa, ma forse, più che mai attuale.

Durante la Grande Guerra in una trincea austriaca sul fronte italiano seguiamo le vicende di alcuni soldati. È un periodo di stasi tra una battaglia e un’altra e tra i due fronti si è creato un implicito e fragile accordo di non belligeranza. Nel corso una ricognizione gli austriaci trovano in un rudere un vecchio pianoforte e lo portano nella trincea, un ex concertista tra i soldati inizia a suonare e la musica fa dimenticare la distanza tra i due fronti creando uno strano sentimento di fratellanza, sempre minato dall’imminenza di una possibile rottura dell’equilibrio. L’intesa tra i due fronti cresce con il passare dei giorni e dei concerti, per un attimo la guerra sembra un ricordo distante. Ma un cambio di guardia o un comando dall’alto possono spazzare via in un soffio ogni speranza, e riportare gli uomini alle fattezze di soldati nemici. Un racconto, semplice e commosso, in un tempo di tregua armata, in un confine diviso da fili spinati, tra il desiderio e l’incapacità di unirsi. Scandito da brani classici e dalle intense musiche originali di Fabio Barovero, con cambi di atmosfere dipinti con maturità cinematografica, dove la tecnica avanzata e certosina della stopmotion regala un sapore artigianale alle immagini e alla fotografia. Una ballata sulla pace, e sul potere unificante della musica, che come nei più riusciti film di animazione lega bene realismo della storia (e della Storia) e utopia dell’immaginazione. 

Marlon Pellegrini
10 Maggio 2016

Anteprime

CLAUDIA GERINI
Anteprime

Claudia Gerini in ‘Sicilian Holiday’

E’ stata presentata a Roma la commedia romantica di Michela Scolari con Claudia Gerini, Ivo Romagnoli, Lilly Englert, Fuschia Kate Sumner, Francesco Leone e Linda Zampaglione (figlia di Claudia)

Un'immagine da 'La festa del ritorno'
Anteprime

‘La festa del ritorno’: ritratto della Calabria ‘arbëreshë’

Gli arbëreshë, ossia gli albanesi d'Italia, detti anche italo-albaneso, sono la minoranza etno-linguistica albanese storicamente stanziata in Italia meridionale e insulare. La storia de La festa del ritorno, di Lorenzo Adorisio, racconta di un figlio e suo padre all’interno di una di queste comunità

Anteprime

La voce di Pressburger al festival ‘I Mille Occhi’

Il film di Mauro Caputo chiude la trilogia dedicata al drammaturgo. "I racconti in questo film ne sono una testimonianza, perché, come amava dire Giorgio: "Tutte le vite sono intrecciate l'una con l'altra", dice l'autore

Anteprime

‘Carne et Ossa’ in anteprima assoluta al 50° Premio Flaiano

Il film di Roberto Zazzara sabato 17 giugno a Pescara e in autunno al cinema e in streaming: una tradizione dei monti abruzzesi, in cui gli uomini si lanciano scalzi da un dirupo di roccia viva e corrono fino al torrente, per poi risalire


Ultimi aggiornamenti