In concorso l’italo-cingalese Per un figlio

Il film di Suranga Deshapriya Katugampala racconta il difficile rapporto tra una madre e un ragazzo adolescente che aspira a sentirsi integrato in una città del Nord


A rappresentare l’Italia nel concorso internazionale della 52ma Mostra di Pesaro c’è Per un figlio di Suranga Deshapriya Katugampala, cittadino italiano e immigrato di prima generazione dello Sri Lanka. Il film, prodotto da Gianluca Arcopinto, mostra le difficoltà e i conflitti culturali di una piccola comunità che lotta per la sopravvivenza attraverso il rapporto tra Sunnita, cinquantenne cingalese, e il figlio adolescente che aspira a sentirsi integrato nella città del Nord (Verona) dove vive. Per l’anteprima del film arriverà a Pesaro in torpedone parte della comunità cingalese che ha preso parte alle riprese. Il concorso Premio Lino Miccichè (a presiedere la giuria sarà Roberto Andò) vuole offrire uno sguardo sul cinema del futuro, come ha sottolineato il direttore del festival Pedro Armocida, attraverso 8 film. Tra questi il francese Les Ogres di Léa Fehner con Adèle Haenel. 

Ma le sorprese non mancheranno neanche nella nuova sezione Satellite, dedicata ai film a bassissimo budget, extra-industriale e difficilmente “catalogabili” con un’attenzione particolare al cinema italiano e autori quali Carlo Michele Schirinzi, Claudio Romano, Federico Lodoli e Tommaso Cotronei.

Al cinema italiano è dedicata anche la retrospettiva Romanzo popolare. Narrazione, pubblico e storie del cinema italiano degli anni Duemila, corredata da un volume a cura di Pedro Armocida e Laura Buffoni, edito da Marsilio. La retrospettiva cerca restituire un punto di vista diverso sull’evoluzione della narrazione nel cinema italiano mettendo a confronto passato e presente e giocando con il cinema. Fra i duetti I compagni di Mario Monicelli e Tutta la vita davanti di Paolo Virzì oppure Todo modo di Elio Petri e Viva la libertà di Roberto Andò.

Cinecittà News è media partner del festival. 

Programma completo sul sito della Mostra

Cristiana Paternò
24 Giugno 2016

Pesaro 2016

Pesaro 2016

Premio Lino Miccichè al francese Les Ogres

La giuria degli studenti, presieduta da Roberto Andò, ha assegnato dopo intense discussioni il Premio Lino Micciché per il miglior film del Concorso Pesaro Nuovo Cinema al francese Les Ogres di Léa Fehner, che ha vinto anche il Premio del pubblico. Assegnate anche due menzioni speciali all'italiano Per un figlio di Suranga Deshapriya Katugampala e al ceco David di Jan Tesitel

Pesaro 2016

Hard o art? A Pesaro il convegno sul porno al femminile

Hard o art? Maschile o femminile? Cinema o porno? La 52/a Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro ha ospitato la tavola rotonda sul Porno al femminile organizzata in collaborazione con la rivista 8 1/2 a partire dal suo numero sull'Italian Porn e dal cortometraggio di Monica Stambrini Queen Kong. La regista si è confrontata con i suoi attori - la pornostar Valentina Nappi e l'attore Luca Lionello - con la sex worker e attrice Jana Daniela e con lo studioso Sergio G. Germani, moderati dalle giornaliste Cristiana Paternò e Ilaria Ravarino con l'intento di comprendere un fenomeno in costante evoluzione e dai confini solo labilmente tracciati

Pesaro 2016

Queen Kong, regina di Pesaro

La folla dei grandi eventi ha accompagnato alla Mostra di Pesaro la prima di Queen Kong, il cortometraggio di Monica Stambrini, prima tappa del progetto collettivo "Le ragazze del porno". Dopo la proiezione applausi convinti e molte domande per la regista e i tre interpreti: Valentina Nappi, Luca Lionello e Janina Rudenska. E la pornostar Nappi lancia una sfida: "Mi piacerebbe un porno in 3D e immersivo"

Pesaro 2016

Violante Placido: “Il porno fa paura. Parola di Moana”

Violante Placido, in arte Viola, è alla Mostra di Pesaro in veste di cantante per il concerto di mezzanotte a Palazzo Gradari, prima tappa di un tour estivo. Mentre presto la rivedremo come attrice in 7 minuti, film corale sulla scelta di un gruppo di operaie per la regia del padre Michele. E sulle polemiche esplose qui al festival a proposito del porno d'autore di Monica Stambrini Queen Kong dice: "Penso che al cinema non debbano esserci limiti espressivi"


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