Rai Cinema al Lido con 17 titoli

“Quest’anno – afferma Paolo Del Brocco, amministratore delegato – apriamo il Concorso della Mostra con un titolo internazionale, La La Land"


La Rai con Rai Cinema sarà presente alla 73. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia con diciassette titoli che ha contribuito a realizzare tra film, documentari, un film restaurato e due cortometraggi, che saranno presentati nelle varie sezioni del Festival.  

“Quest’anno – afferma Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema – apriamo il Concorso della Mostra con un titolo internazionale, La La Land, un musical moderno che racconta la storia d’amore tra un’attrice e un musicista, interpretati da Emma Stone e Ryan Gosling. Sarà distribuito in Italia da 01 Distribution nel 2017.  In gara per il Leone d’Oro anche due titoli italiani: Spira Mirabilis, nuovo lavoro di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti che riflette un modo libero di lavorare con le immagini, sperimentando nuovi linguaggi del cinema del reale; e Questi giorni che segna il ritorno di Giuseppe Piccioni, con Margherita Buy e Filippo Timi, e ci racconta l’amicizia di un gruppo di ragazze di provincia.  

Nella sezione Cinema nel Giardino Gabriele Muccino presenta L’estate addosso con cui torna a raccontare una storia generazionale, con protagonisti due adolescenti in cerca di loro stessi. Il film uscirà il 15 settembre con 01 Distribution. In sala, sempre con 01 Distribution, a partire dall’8 settembre, sarà anche Tommaso, l’ultima regia di Kim Rossi Stuart, di cui è protagonista al fianco di Cristiana Capotondi e Jasmine Trinca, in anteprima al Festival nella sezione Fuori concorso.  

Da sottolineare in questa edizione del Festival la partecipazione di due opere prime italiane: in Concorso alle Giornate degli Autori / Venice Days La ragazza del mondo di Marco Danieli con Michele Riondino e Sara Serraiocco, prodotto con il Centro Sperimentale di Cinematografia e Le ultime cose di Irene Dionisio, unico film italiano a concorrere nella Settimana della Critica. Due lavori che affrontano tematiche inedite con un ritratto inconsueto del nostro Paese. Tra i documentari saranno presentati Vangelo del poliedrico regista e attore di teatro e di cinema Pippo Delbono, Assalto al cielo di Francesco Munzi, uno degli autori italiani più apprezzati della nuova generazione”.

Ang
28 Luglio 2016

Venezia 73

Venezia 73

Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

Venezia 73

Future Film Festival Digital Award 2016 a Arrival

Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

Venezia 73

Barbera: “Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

Venezia 73

Liberami: allegoria del mondo moderno

Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


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