Gosetti: non è tempo di feste ma il cinema dà speranza

Domani si alza il sipario sulla Mostra di Venezia e sulla sezione Venice Days


“Non è tempo di feste nell’Italia che mercoledì alza il sipario sulla Mostra del Cinema di Venezia – dichiara Giorgio Gosetti, direttore delle Giornate degli Autori -. Il pensiero resta altrove, ma il cinema resta quell’arte che guarda al futuro, che racconta le paure del presente, non scorda il passato ma si proietta in avanti, anticipando ciò che ancora cerchiamo. E’ questa la speranza che, insieme a tutti i nostri autori, vogliamo oggi offrire, in forma di testimonianza”.

I nomi che danno luce quest’anno alle Giornate sono grandi protagonisti del talento e della creatività; altri meno noti, usciranno da Venezia con il segno del talento. Ogni giorno alla Villa degli Autori almeno un protagonista della Mostra sarà al centro dell’attenzione: le fantastiche donne dei Women’s Tales (da Crystall Moselle a Sakura Ando, da Dakota Fanning a Zoey Deutch e le figlie d’arte Juno Temple e Grace Gummer) tra il 1 e il 3 settembre; il Premio Oscar Paolo Sorrentino che riceverà il 2 settembre il Premio SIAE per l’innovazione creativa; Elio Germano che si farà testimone della voce dei migranti presentando l’emozionante No Borders di Haider Rashid il 3 settembre. Dalla Cina, due degli sceneggiatori di maggiore successo del momento (Shu Huan, il creatore di Lost in Thailand, uno dei maggiori incassi della storia del cinema cinese e Yuan Yuan, l’autrice di Go Away Mr. Tumor, candidato cinese all’Oscar 2015) dialogheranno il 2 settembre con gli autori italiani (Francesco Bruni, Paolo Genovese) durante il “China Film Forum”; uno dei maggiori scenografi della nuova generazione, Angelin Preljocaj festeggerà il suo debutto da regista con le due donne di Polina (il 3 settembre); due icone della trasgressione come Bruce LaBruce (il presidente della giuria) e Rocco Siffredi (sullo schermo il 5 settembre) accenderanno polemiche e regaleranno un’immagine inedita di sè. E poi i personaggi della pattuglia italiana alle Giornate: le Sorelle Fontana e Peppe Servillo per Indivisibili, Michele Riondino e Sara Serraiocco per La ragazza del mondo, Pippo Delbono e i suoi magnifici amici di Vangelo; le star cinesi Fangsheng Lu, Zhuo Tan (per Caffè di Cristiano Bortone) e Kai Ko (per The Road to Mandalay di Midi-Z; i 28 giurati del Venice Days Award, giovanissime speranze di un cinema europeo di domani che non è fatto solo di autori ma anche di spettatori d’eccezione. Ma lo spirito delle Giornate degli Autori non è fatto solo di partecipazioni prestigiose e film da scoprire e da amare; è anche uno spirito di convivialità semplice e informale che i partner della sezione indipendente alla Mostra del Cinema rendono possibile ogni giorno.

Così la Villa degli Autori apre i cancelli, grazie alla collaborazione di Bookciak, Azione! che consegna i suoi premi annuali e del Sindacato Giornalisti Cinematografici, per salutare i colleghi della stampa che per 11 giorni seguiranno la Mostra e le Giornate. Al Presidente della giuria di Bookciak, Azione!, Ascanio Celestini, il compito di restituire il cinema alla realtà, ma anche di dare senso a una festa del cinema senza inutili lustrini.

Ang
29 Agosto 2016

Venezia 73

Venezia 73

Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

Venezia 73

Future Film Festival Digital Award 2016 a Arrival

Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

Venezia 73

Barbera: “Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

Venezia 73

Liberami: allegoria del mondo moderno

Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


Ultimi aggiornamenti