Celestini: quei bookciak movies quasi muti

Il presidente della giuria della 5a edizione di Bookciak, Azione! ha premiato Rosa Maietta per Vorago, Alessandro Padovani per Haapar e Denise Dacquì per Shouting


Sono nati alla fine degli anni ’80 e all’inizio dei ’90 i tre vincitori di  Bookciak, Azione!, il premio nazionale dedicato all’incontro tra cinema e letteratura, attraverso i bookciak movies, video di massimo tre minuti, ispirati ai romanzi della banca dati www.bookciak.it, candidati a diventare copertine d’autore per gli ebook. I premiati sono: Rosa Maietta per Vorago liberamente ispirato a “Il silenzio del lottatore” di Rossella Milone; Alessandro Padovani per Haapar liberamente ispirato a “Neve, cane, piede” di Claudio Morandini; Denise Dacquì per Shouting liberamente ispirato a “Tu non tacere” di Fulvio Ervas. Rosa Maietta a settembre collaborerà al lavoro di preparazione del nuovo film di Antonio Capuano Il buco in testa.
Menzioni speciali vanno a Luca Mazzara per Operazione Avalanche liberamente ispirato a “Il silenzio del lottatore” di Rossella Milone e a Alessandro Asciutto per La danza dell’amore liberamente ispirato a “Il silenzio del lottatore” di Rossella Milone.

A presiedere la giuria che ha scelto i bookciak vincitori della 5a edizione è stato Ascanio Celestini. “Abbiamo visto 20 cortometraggi autoprodotti della durata massima di 3 minuti e sono rimasto colpito dall’utilizzo scarno della parola benché fossero ispirati da libri. Mi aspettavo di vedere dei videoclip realizzati da una generazione cresciuta con MTV e invece per fortuna sono stato smentito”.
Dopo La pecora nera e Viva la sposa Celestini per ora non pensa a un nuovo film. E’ tuttavia impegnato a raccogliere a Roma le storie di alcuni lavoratori africani. Si tratta di facchini che lavorano in magazzini del quartiere Tiburtino. “Si tratta di giovani che mi restituiscono il racconto dell’abbandono del loro paese e dell’arrivo in Italia, storie di sopravvissuti che finiscono bene”.
Inoltre Celestini sta raccogliendo alcune video interviste, “fra gli altri con i genitori di Davide Bifolco  – il sedicenne disarmato ucciso nel 2014 a Napoli dal colpo sparato da un carabiniere – la mamma di Federico Aldrovandi, la cugina di Pasolini Graziella Chiarcossi. Vedrò cosa farne”. Infine è al lavoro su due spettacoli in francese ”che mi vengono coprodotti dal teatro Nazionale di Bruxelles – Festival di Liegi e il teatro Rond Point di Parigi. 

ssr
30 Agosto 2016

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