PIQL l’unico sistema digitale di preservazione eterna dei film

L’innovativo sistema, presentato all’Italian Pavilion, è stato adottato in Europa, America Latina, Africa, Medio Oriente e Asia


All’Italian Pavilion è stato presentato PIQL l’innovativo e unico sistema digitale di preservazione eterna dei film presente in Europa, America Latina, Africa, Medio Oriente e Asia. La società PIQL AS, nata in Norvegia nel 2002, ha creato il PIQL Writer e il PIQL Reader che permettono di trasferire contenuti digitali sulla speciale pellicola PIQL Film e quindi di rileggere a riprodurre per sempre tutti i file immessi di qualsiasi tipo e formato.
Risultato di un lungo progetto di ricerca e sviluppo pan-europeo che ha visto la cooperazione delle più importanti imprese tecnologiche del mondo coordinate da PIQL AS – tra cui Filmatec Special Films (ex AGFA/ORWO), Harman Technology Ltd (ex Ilford) e Fraunhofer (leader mondiale in ricerca e sviluppo tecnologico) – tale innovazione è oggi l’unica in grado di garantire una vera assicurazione digitale a costi sostenibili attraverso una longevità e sicurezza di preservazione senza prcedenti.

PIQL Italia è la società costituita da un team di professionisti con un’esperienza trentennale nella custodia e nella preservazione dei patrimoni filmici su pellicola. Per saperne di più www.piql.com/it

ssr
05 Settembre 2016

Venezia 73

Venezia 73

Microcinema distribuirà ‘The Woman who Left’

Sarà Microcinema a distribuire nelle sale italiane il film Leone d'Oro 2016, The woman who left, nuovo capolavoro di Lav Diaz. La pellicola, che nonostante il massimo riconoscimento al Lido non aveva ancora distribuzione e che si temeva restasse appannaggio soltanto dei cinefili che l'hanno apprezzata alla 73esima Mostra di Venezia, sarà quindi visibile a tutti, permettendo così agli spettatori del nostro Paese di ammirare per la prima volta un'opera del maestro filippino sul grande schermo

Venezia 73

Future Film Festival Digital Award 2016 a Arrival

Il film di Denis Villeneuve segnalato dalla giuria di critici e giornalisti come il migliore per l'uso degli effetti speciali. Una menzione è andata a Voyage of Time di Terrence Malick per l'uso del digitale originale e privo di referenti

Venezia 73

Barbera: “Liberami? E’ come l’Esorcista, ma senza effetti speciali”

Il direttore della Mostra commenta i premi della 73ma edizione. In una stagione non felice per il cinema italiano, si conferma la vitalità del documentario con il premio di Orizzonti a Liberami. E sulla durata monstre del Leone d'oro The Woman Who Left: "Vorrà dire che si andrà a cercare il suo pubblico sulle piattaforme tv"

Venezia 73

Liberami: allegoria del mondo moderno

Anche se l’Italia è rimasta a bocca asciutta in termini di premi ‘grossi’, portiamo a casa con soddisfazione il premio Orizzonti a Liberami di Federica Di Giacomo, curiosa indagine antropologica sugli esorcismi nel Sud Italia. Qualcuno ha chiesto al presidente Guédiguian se per caso il fatto di non conoscere l’italiano e non aver colto tutte le sfumature grottesche del film possa aver influenzato il giudizio finale: “Ma io lo parlo l’italiano – risponde il Presidente, in italiano, e poi continua, nella sua lingua – il film è un’allegoria di quello che succede nella nostra società". Mentre su Lav Diaz dice Sam Mendes: "non abbiamo pensato alla distribuzione, solo al film. Speriamo che premiarlo contribuisca a incoraggiare il pubblico"


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