Noir Award a ‘The Oath’ di Baltasar Kormàkur

Riconoscimento per la migliore interpretazione a Romain Duris, menzione speciale a El hombre de las mil caras, premio del pubblico a Il permesso - 48 ore fuori di Claudio Amendola


MILANO – Si è conclusa con l’anteprima del toccante Collateral Beauty di David Frankel (con Will Smith, Kate Winslet, Edward Norton e Keira Knightley) la 26/a edizione del Noir in Festival, prima del nuovo corso che ha sperimentato la doppia location – Como e Milano – per proporre il meglio del cinema, della letteratura e della televisione noir.
Ad aggiudicarsi il Noir Award per il miglior film è stato The Oath di Baltasar Kormàkur per “la maestria con cui il regista, anche attore e produttore del film, è riuscito a mettere in scena il dramma di un uomo costretto ad affrontare le proprie contraddizioni. Una cifra stilistica personale che mostra grande padronanza del linguaggio visivo e drammaturgico”.

L’attore francese Romain Duris ha vinto il riconoscimento per la migliore interpretazione grazie al suo ruolo in Iris di Jalil Lespert, mentre la menzione speciale della giuria è andata a El hombre de las mil caras di Alberto Rodríguez.
Il pubblico giovane della IULM (Libera Università di Lingue e comunicazione) ha poi attribuito il premio del Pubblico Fight Cult – IULM per il cinema italiano a Il permesso – 48 ore fuori di Claudio Amendola e il festival ha consegnato il primo Independent Spirit Award, un premio intitolato al giornalista Luca Svizzeretto e andato quest’anno a Ruggero Deodato. Durante la serata di chiusura è stato attribuito anche il premio Scerbanenco 2016 per il miglior romanzo noir italiano dell’anno a “La lettrice scomparsa” di Fabio Stassi, edito da Sellerio.   

Mi. Gre.
15 Dicembre 2016

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Pivio, esordio alla regia

Undici piccoli film per undici brani di un disco "It's Fine Anyway" è l'originale progetto creativo del compositore di tante colonne sonore con la complicità di Marcello Saurino

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"Guadagnino è una persona garbata e un regista intelligente, spero che non faccia un massacro del mio film. Luca mi ha telefonato alcune settimane fa per invitarmi sul set a Varese. Io del progetto non avevo nessuna notizia diretta, sapevo solo cose che mi erano state riferite... ci ho pensato un po' e alla fine ho deciso di non andare, preferisco non vedere che viene cambiato tutto". Così il maestro dell'horror durante la masterclass all'Iulm di Milano

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Il giovane attore è tra i protagonisti dell'opera seconda di Claudio Amendola Il permesso - 48 ore fuori. Presto lo vedremo nel lungometraggio di esordio di Fulvio Risuleo Guarda in alto e poi nella serie tv Suburra

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L'attore-regista ha presentato in anteprima al Noir in Festival Il permesso - 48 ore fuori, storie (in parte) incrociate di quattro detenuti nei due giorni di libera uscita che vengono loro concessi. Nel cast lo stesso Claudio Amendola (che per la prima volta dirige anche se stesso), Luca Argentero, Giacomo Ferrara e Valentina Bellè. Alla sua seconda prova dietro la macchina da presa dopo la commedia La mossa del pinguino, spiega: "Con Il permesso ho fatto qualcosa che amo da sempre, cioè il cinema di genere, partendo da un soggetto di Giancarlo De Cataldo in cui ho trovato qualità dei sentimenti e dei personaggi". Prodotto da Claudio Bonivento, il film arriverà nelle sale con Eagle il 23 febbraio


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