Il 46enne parmense Luca Gorreri è autore (soggetto, regia, produzione) di Sassi nello stagno che prende parte anche alla selezione dei David di Donatello 2017 nella sezione documentari e al Lecce Film Fest 2016. Un’opera prima su uno dei Festival più innovativi e sperimentali degli anni ’80-’90, purtroppo dimenticato e rimosso: il Salso Film e TV Festival di Salsomaggiore Terme (1980-1991). La sua storia, ripercorsa dalle origini alla chiusura, è narrata attraverso immagini e video di repertorio, documenti, interviste ai maggiori protagonisti come il direttore Adriano Aprà, Enrico Ghezzi, il vicedirettore Patrizia Pistagnesi, il segretario Luciano Recchia, Christa Lang e Samantha Fuller e omaggi a Marco Melani.
L’autore mostra la genesi e lo sviluppo di questo festival cinematografico, fino alla sua chiusura nel 1991: dai quattro anni degli Incontri cinematografici di Salsomaggiore Terme (1980-1983), al Salso Film e TV Festival (dal 1984 al 1989) fino alle ultime due edizioni, Emilia Romagna terra di cineasti e Cinema Art Festival.
Con ironia e autoironia ricorrenti nel film, vengono messe in evidenza alcune delle cause della chiusura del Salso Film e TV Festival, proponendo anche una riflessione sul ruolo culturale dei festival in generale.
“ Perché questo titolo Sassi nello stagno? Il Festival di Salsomaggiore fu una grande pietra miliare che scosse le acque placide e oscure dei festival e della città termale che lo ha ospitato – spiega Gorreri – Il secondo sasso vuole essere questo documentario che intende smuovere le acque torbide dell’oblio in cui sono caduti questo innovativo Festival e lo spirito di Salsomaggiore, spirito di un’epoca che difficilmente tornerà. Lo stile di questo documentario, oltre alle classiche interviste dovute, in quanto lo scopo del documentario è quello di ripercorrere la storia e la genesi del festival, vuole essere un po’ Fuori Orario, un po’ Monte Hellman, un po’ Jean-Luc Godard”.
Sassi nello stagno avrà una prima romana giovedì 19 gennaio alle ore 18.00 presso il Cine-teatro Flavio in via Giovanni Mario Crescimbeni, 19 alla presenza di Adriano Aprà e Patrizia Pistagnesi.
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