Edoardo Albinati compone il programma de ‘L’Immagine e la parola’

Il programma completo della quinta edizione de L’immagine e la parola, evento primaverile del Locarno Festival, sarà composto dal regista, scrittore, sceneggiatore ed educatore


Il programma completo della quinta edizione de L’immagine e la parola, evento primaverile del Locarno Festival, sarà composto dal regista, scrittore, sceneggiatore ed educatore Edoardo Albinati, che ci svelerà il suo immaginario creativo grazie alla presenza di altrettanti ospiti prestigiosi tra cui Marco Bellocchio, il regista rumeno Cristian Mungiu, già Palma d’Oro al Festival Cannes, l’attrice italiana Anna Bonaiuto e il poeta ticinese Fabio Pusterla.

 Il programma de L’immagine e la parola, che si svolgerà dal 10 al 12 marzo tra il Teatro Kursaal, la SUPSI di Locarno e il Monte Verità di Ascona, è stato realizzato insieme allo scrittore, Edoardo Albinati, guest curator del evento. Numerosi gli appuntamenti che permetteranno di indagare il suo immaginario creativo e il suo rapporto con il cinema, in cui una figura centrale è sicuramente il regista Marco Bellocchio. Il suo Nel nome del padre (1974, presentato in una versione rimontata nel 2011) è stato una fonte d’ispirazione e confronto nella stesura de La scuola cattolica, mentre in Fai bei sogni (2016) Albinati è passato a scrivere per il regista, lavorando all’adattamento cinematografico dell’omonimo best-seller di Gramellini. Il weekend dedicato all’esplorazione dell’universo creativo di Albinati si aprirà con un ospite d’eccezione: Cristian Mungiu, uno degli autori più rilevanti nel panorama cinematografico europeo, vincitore con la sua opera prima 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni della Palma d’Oro al Festival di Cannes. L’inaugurazione di venerdì 10 marzo è dedicata al suo ultimo film, Bacalaureat (2016), in uscita in Svizzera, che mette a tema il limite tra le aspirazioni e gli insegnamenti dei padri nei confronti dei propri figli e il potere assolvere alla figura di modello. L’altro film scelto da Albinati per entrare in dialogo con il genere, ma anche per esplorare un’intensa e struggente rappresentazione dei rapporti maschili, è il noir Touchez pas au Grisbì di Jacques Becker, con un indimenticabile Jean Gabin.

L’immagine e la parola, curata dal Direttore artistico Carlo Chatrian e dalla critica Daniela Persico, è una delle due manifestazioni che compongono Primavera Locarnese, unitamente agli Eventi Letterari Monte Verità. Maggiori informazioni sulle masterclass con Edoardo Albinati su www.pardo.ch/immagineparola  

Ang
21 Febbraio 2017

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