Tiziana Rocca: “anomalie e concorrenza sleale nell’affaire Taormina”

Tiziana Rocca, legale rappresentante della Agnus Dei srl, precisa in una nota che "agirà in tutte le competenti sedi a tutela dei diritti della società che rappresenta"


E’ notizia di qualche giorno fa che la prossima edizione di TaoFilm Fest, la 63ma, non sarà gestita dalla Agnus Dei di Tiziana Rocca, che negli ultimi anni aveva portato in Sicilia Richard Gere e Russell Crowe, ma dalla società siciliana Videobank, di Belpasso, che ha curato le riprese tv delle passate edizioni.

Nel prendere atto dell’aggiudicazione definitiva alla Videobank srl dell’organizzazione e gestione della 63esima edizione Rocca, legale rappresentante della società, alla luce delle numerose anomalie emerse durante il corso della gara, precisa in una lunga e articolata nota “che agirà in tutte le competenti sedi a tutela dei diritti della società che rappresenta. La Agnus Dei – si legge –  è stata ingiustamente esclusa dalla gara, per un errore grave e grossolano. Si precisa che il bando di gara richiedeva alle singole società partecipanti la presentazione del proprio progetto attraverso tre proposte – “offerta amministrativa”, “offerta tecnica”, “offerta economica”  – da inviare separatamente e in busta chiusa. La Commissione preposta ha ritenuto l’“offerta economica” come non presentata, senza neanche valutarla come avrebbe dovuto. La Commissione, infatti, ha escluso Agnus Dei partendo dall’erroneo presupposto che la modalità di presentazione dell’“offerta economica” prescelta non fosse corrispondente a quanto presuntivamente richiesto dal disciplinare di gara. Solo presunzioni, poiché nel disciplinare di gara non era sottolineata alcuna modalità specifica di presentazione. In assenza di modelli indicativi e specifici di presentazione dell’offerta, Agnus Dei, in applicazione alla disposizione di gara,  ha scelto di presentare uno schema riportante tutti gli oneri, le spese e le remunerazioni relative all’offerta economica. E non limitandosi, come fatto da Videobank, alla presentazione di un semplice foglio contenente una sola cifra, senza alcuna ulteriore specifica, a mero titolo di “corrispettivo offerto al Comitato Taormina Arte, al netto di IVA.  

Ne consegue – si legge sempre in nota – che se la Commissione, anziché considerare non presentata l’ “offerta economica” dell’Agnus Dei, avesse valutato la stessa, anche con un punteggio basso, avrebbe permesso alla partecipante “con la migliore offerta tecnica” di poter esercitare le facoltà riconosciutele dal disciplinare di gara.  Non va dimenticato che a rendere ancora più illegittima l’esclusione di Agnus Dei dalla gara è la circostanza per cui la stessa risulta essere la partecipante ad aver ottenuto il punteggio più alto nella valutazione dell’offerta tecnica (63 punti).   È, infatti, indiscussa la maggiore rilevanza riconosciuta dal disciplinare di gara all’offerta tecnica rispetto a quella economica, assegnando un punteggio massimo attribuibile superiore, laddove è previsto per l’“offerta TECNICA: PUNTI MASSIMI 80” e per l’“OFFERTA ECONOMICA: PUNTI MASSIMI 20”.  

E’ evidente – chiude il comunicato – che Agnus Dei, in quanto “offerente che ha presentato la migliore offerta tecnica avrebbe dovuto, in base al bando, quanto meno essere interpellata – a seguito della valutazione delle offerte-prezzo, in sede riservata, da parte della Commissione – “a completare e fornire chiarimenti in ordine al contenuto dei certificati, documenti e dichiarazioni presentate in modo da consentire nel pubblico interesse la più ampia partecipazione”: ma tanto non è evidentemente avvenuto.  Così come recita il Bando di gara.  Peraltro, ancor più anomala la circostanza che, prima ancora dell’aggiudicazione definitiva, componenti dello staff della aggiudicataria abbiano contattato, in maniera del tutto sleale, sponsor  e artisti proposti dalla Agnus Dei nella propria offerta tecnica, dichiarandosi già gli organizzatori vincitori. Da ciò si deduce che è stato evidentemente violato il carattere della segretezza dell’offerta tecnica presentata dalla Agnus Dei, in quanto i nomi degli artisti proposti per la 63esima edizione del Festival non erano stati resi noti nelle sedute pubbliche di gara. E, a questo proposito la Agnus Dei si riserva di ricolgersi alle competenti Autorità per ogni opportuno accertamento. Peraltro, la slealtà e anomalia del comportamento emerge ancora più palese se si considera che per l’assegnazione a Videobank del bando Taormina Film Fest il Comitato ha valutato l’offerta economica della stessa rapportandola ad una precisa offerta tecnica, che di conseguenza non potrà essere arbitrariamente modificata in corso d’opera, per di più cercando di appropriarsi illegittimamente dei contatti e delle proposte della Agnus Dei”.

redazione
28 Febbraio 2017

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