Nastri d’Argento ai Premi Oscar italiani

Il Sngci sigla i suoi primi 70 anni di storia e il ‘compleanno’ di un premio, i Nastri d’Argento, con una serata evento a Roma mercoledì 22 marzo, all’Auditorium Parco della Musica


Nastri d’Argento ai Premi Oscar® italiani in una ‘reunion’ dedicata all’eccellenza del nostro cinema nel mondo: è l’evento speciale con il quale il Sngci-Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani –  ha deciso di siglare, con un gran finale, i suoi primi 70 anni di storia e il ‘compleanno’ di un premio – i Nastri d’Argento – che per ‘anzianità’ è secondo nel mondo solo agli Oscar® e ai Golden Globes di Los Angeles.
L’appuntamento a Roma mercoledì 22 marzo, all’Auditorium Parco della Musica (Sala Petrassi ) con una serata, condotta da Laura Delli Colli presidente del Sindacato con la partecipazione straordinaria di Christian De Sica, prodotta dal Sngci con il sostegno della Direzione Cinema  MiBACT e in collaborazione con CityFest.

Non è un caso che sia proprio Christian, alla presenza di Emi e di tutta la famiglia De Sica a siglare con una testimonianza speciale la memoria della serata: esiste infatti nella storia una sintonia fra i Nastri e le scelte dell’Academy, sintonia che i Nastri hanno spesso anticipato con i loro premi a cominciare da Sciuscià, il film del grande Vittorio De Sica, Nastro al miglior regista nella prima edizione dei premi del Sindacato nel ’46, con un palmarès di 6 nomination e ben 4 Oscar® vinti, ma soprattutto regista del primo film straniero premiato dall’Academy, due anni dopo nel 1948.

Tra cronaca e storia, con la regia teatrale di Guido Torlonia, la serata – che il Sngci apre con il documentario Nastri 70 Argento vivo di Antonello Sarno – festeggia per una volta insieme, tra premiati con la statuetta e candidati dall’Academy, i protagonisti che Hollywood continua a celebrare  nel tempo.
A loro, mercoledì prossimo, un riconoscimento speciale: una special edition del Nastro d’Argento originale del 1946, proprio quello che nella primissima edizione del premio andò a De Sica per Sciuscià (regia) a Roberto Rossellini e Anna Magnani per Roma città aperta e, ancora, tra gli altri ad Alessandro Blasetti, Pietro Germi, Clara Calamai, Gino Cervi, pionieri di una lunga storia.

Da allora ad oggi sono tanti i premi Oscar® italiani che s’intrecciano anche nella storia dei Nastri e che il Sngci celebra con quest’iniziativa: le grandi firme come Bernardo Bertolucci, Roberto Benigni, Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino, Giuseppe Tornatore e ancora Franco Zeffirelli, Gianni Amelio, Lina Wertmuller, Cristina Comencini, Sophia Loren e Giancarlo Giannini. E poi, con il grande Ennio Morricone, Nicola Piovani per la musica, per la fotografia i cinematographers – come li chiamano a Hollywood – Giuseppe Rotunno, Vittorio Storaro, tre volte Oscar®, e Dante Spinotti.
Un omaggio per le firme, ormai internazionali, che hanno trasformato in arte uno splendido artigianato, veri e propri record non solo per il numero dei Nastri d’Argento, ma anche per gli Oscar® vinti e, tornando in Italia, i David di Donatello: per le scenografie Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo, Osvaldo Desideri e Bruno Cesari, per i costumi Milena Canonero, Piero Tosi, Gabriella Pescucci, Maurizio Millenotti, Gianni Quaranta, per il montaggio Simona Paggi e Gabriella Cristiani, e poi, ancora, per una coppia storica tra scene e costumi come Ezio Frigerio e Gabriella Squarciapino.
Altri premiati: per i costumi anche Ambra Danon e Antonella Cannarozzi e per il trucco e parrucco, dal grande Manlio Rocchetti – un mito, appena scomparso – a Vittorio Sodano, Aldo Signoretti, Maurizio Silvi fino agli ultimi Oscar®, artisti del make-up come Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini.
Senza dimenticare Bruno Bozzetto e, nel cinema più lontano, Manfredo Manfredi nella squadra degli animatori, molti dei quali, tra i più giovani, sono oggi al lavoro con la Pixar. Ancora: Tony Renis per la canzone originale, i registi entrati in nomination per il documentario come Giorgio Treves e gli autori dei corti come Stefano Reali e Pino Quartullo, nomination nel 1987 per Exit e Antonello De Leo candidato qualche anno dopo per Senza parole con le produttrici Paola Lucisano e Bernadette Carranza, e infine Andrea Jublin, Il supplente, candidato dall’Academy, e segnalato dai Nastri. E a proposito di produttori, Elda Ferri e Gian Luigi Braschi, scomparso troppo presto, candidati per La vita è bella, senza dimenticare Vittorio Cecchi Gori ma anche Gaetano Daniele, con Anna Pavignano, co-sceneggiatrice, nominati per Il postino, Premio Oscar® per le musiche di Luis Bacalov.

redazione
17 Marzo 2017

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