“Penso che ci sia una possibilità di lavoro per costruire un grande luogo di riferimento del cinema e dell’audiovisivo”. Così il ministro dei Beni culturali e turismo, Dario Franceschini, ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto, a margine dell’inaugurazione della mostra ‘Love’ al Palazzo della Permanente di Milano, se Cinecittà tornerà pubblica.
“C’è un emendamento approvato dal Parlamento, quindi è già una norma di legge, che consente all’Istituto Luce Cinecittà, che è pubblico, di gestire come sta facendo un percorso con i soci privati di Cinecittà Studios – ha aggiunto all’Ansa – nell’ipotesi che torni interamente pubblico”. In quell’emendamento “si fa riferimento anche a un ruolo della Rai e quindi penso ci sia una possibilità di lavoro per costruire un grande luogo di riferimento del cinema e dell’audiovisivo”, ha concluso.
In occasione del Design Pride, la ‘copia scenografica’ di L.O.V.E., il celebre “dito medio” di Maurizio Cattelan, ideata e realizzata dagli Studios, partirà da Piazza Affari per arrivare fino all'Arco della Pace
Il suo impegno principale nelle pubbliche relazioni di Cinecittà: Giancarlo Di Gregorio è stato alla guida della Comunicazione istituzionale e delle Attività giornalistiche degli Studios, occupandosi poi della gestione di Cinecittà si Mostra e del MIAC. Negli Anni ‘90 ha ideato gli Italian Pavilion, "la casa del cinema italiano" presso i grandi Festival internazionali
Dal 29 marzo l’esposizione permanente di Via Tuscolana rinnova la selezione di abiti di scena originali con pezzi provenienti da serie come Penny Dreadful, Domina e Il mio west, ma anche dai recentissimi film Napoleon e Finalmente l’alba
Cinque minuti di applausi alla fine dell’anteprima all'Istituto di Cultura francese nell’ambito della rassegna Cinema Made in Italy, organizzata con l'Istituto di Cultura italiano e Cinecittà.