Premio Mario Verdone a ‘La ragazza del mondo’

Il georgiano My Happy Family di Nana & Simon vince l'Ulivo d'Oro, oltre al Premio Miglior Fotografia e al Premio Fipresci; il Premio Miglior Sceneggiatura e quello del Pubblico va a The Constitution


LECCE. Al Festival del cinema europeo Marco Danieli con La ragazza del mondo si aggiudica Il Premio Mario Verdone, il film georgiano My Happy Family di Nana & Simon vince l’Ulivo d’Oro e un Premio di 5mila euro, oltre al Premio per la Miglior Fotografia e al Premio Fipresci; il Premio per la Miglior Sceneggiatura e quello del Pubblico vanno a The Constitution (Croazia, Repubblica Ceca, Slovenia,2016) di Rajko Grlić e al protagonista del film, Nebojš Glogovac,è assegnato il Premio SNGCI migliore attrice/attore europeo; Premio Speciale della Giuria e Premio Agiscuola a A Taste of Ink (Francia,2016) di Morgan Simon; il Premio Cineuropa va a When the day had no name (Macedonia-Belgio-Slovenia, 2017) di Teona Strugar Mitevska.

Di seguito la motivazione del Premio Mario Verdone a La ragazza del mondo: “Perché con una regia sicura e di grande equilibrio, che già dimora un interessante rigore stilistico, trasforma la storia di un amore proibito nel racconto di un’emancipazione che sfida divieti e condizionamenti. Un film che affida al talento di due giovani attori, ben diretti, anche un viaggio in un mondo che svela oltre i luoghi comuni che gli appartengono”.

Questa invece la motivazione dell’Ulivo d’Oro a My Happy Family: “Lo spettatore viene proiettato nella vita di una famiglia dove tre generazioni sotto lo stesso tetto, provano ad adattare le loro sfide personali e quotidiane fra tradizione e modernità. Allo stesso tempo, il film è un sottile ritratto di una donna di mezza età e una madre alla ricerca dell´autodeterminazione. Una messa in scena che ci fa sentire come se fossimo sempre stati membri di questa famiglia”.

Il Festival di Lecce ha inoltre assegnato altri riconoscimenti minori: il Premio Emidio Greco è stato assegnato a Good News di Giovanni Fumu (2016); il Premio Centro Nazionale del Cortometraggio, il Premio Augustus Color e il Premio di euro 1000 offerto dalla contessa Maria Josè Pietroforte di Petruzzi a Ed è subito notte di Paolo Rollo; Menzione speciale a Ieri e domani di Lorenzo Sepalone; Premio Rai Cinema Channel di euro 1.000 a Mattia sa volare di Alessandro Porzio; il Premio Unisalento a Il silenzio di Guido Tabacco.

ssr
08 Aprile 2017

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Stephen Frears: una storia di tolleranza per la Mostra di Venezia

Victoria and Abdul con protagonisti Judi Dench e Adeel Akhtar, sarà pronto a fine estate, in tempo per Venezia dove il regista inglese è stato in concorso ben quattro volte. Il film racconta la storia vera di un'amicizia inaspettata: "La regina Vittoria ha sempre avuto gusti singolari, era circondata da uomini singolari, tra questi il suo servitore musulmano che veniva da Mumbai. Sicuramente una frequentazione su cui Donald Trump avrebbe da ridire", dice Frears, premiato dal Festival di Lecce

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Isabella Ferrari torna a teatro con Valerio Binasco

Non si sbilancia sui progetti futuri: teatro da ottobre con Valerio Binasco - “un artista che mi ha insegnato tantissimo” - e due film importanti. Al Festival del cinema europeo, ritirando l’Ulivo d’oro, Isabella Ferrari traccia un sincero bilancio della sua carriera ricca di quasi 60 titoli, Nessuna accademia d’arte drammatica, la scuola è stata i tanti registi con i quali ha lavorato: Dino Risi, Giordana, Giacomo Battiato, Grimaldi, Mazzacurati, De Maria. “Mi fido molto del loro sguardo, del loro cuore"

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Carlo Verdone, ciak con Ilenia Pastorelli

Inizieranno a metà giugno le riprese della nuova commedia da lui diretta e interpretata, scritta da Nicola Guaglianone e Menotti, gli sceneggiatori di Lo chiamavano Jeeg Robot

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Citto Maselli: “Quando scoprii il talento di Tomas Milian”

"Lo incontrai al Festival di Spoleto, faceva il mimo in una compagnia americana. Ricordo che telefonai subito al produttore Franco Cristaldi che lo mise sotto contratto per 7 anni e così interpretò due miei film, I delfini e Gli indifferenti. Aveva un gran temperamento d’attore nonostante una scarsa preparazione culturale e nessuna scuola di recitazione alle spalle”. Così ricorda l'attore da poco scomparso il regista Francesco Maselli, una vita dedicata al cinema e alla politica, premiato con l'Ulivo d'oro dal Festival del cinema europeo


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