50 sfumature di Totò

In particolare 'Totò Genio', inaugurata oggi, è attiva fino al 9 luglio in diversi luoghi della città


Questa mostra racconta la storia d’amore tra lui e la città. C’è Totò il genio cinematografico e il c’è il Principe De Curtis artista poetico”. E’ emozionata Elena Anticoli de Curtis, nipote del grande artista, intervenuta alla presentazione della mostra antologica monumentale ‘Totò Genio’ che da domani al 9 luglio sarà ospitata in diversi luoghi della città. L’iniziativa si compone di tre mostre che raccontano i mille volti, le mille ‘smorfie’ di Totò. L’esposizione è stata voluta dall’Associazione Antonio de Curtis ed è organizzata dal Comune in collaborazione con l’Istituto Luce, il Polo museale della Campania-Palazzo Reale, la Rai, la Siae e con il contributo di Rai Teche e dell’Archivio centrale dello Stato. Curatore della mostra, prodotta da Cro (Creare organizzare realizzare), è Alessandro Nicosia con Vincenzo Mollica. “La mostra – ha detto Nicosia all’ANSA- è il frutto della grande disponibilità di istituzioni pubbliche, fondazioni, collezionisti che hanno tirato fuori tantissimi materiali e inediti e non poteva che essere fatta a Napoli, da dove poi partirà per un grande tour nazionale e internazionale perché la richiesta di Totò è straordinaria”. ‘Totò Genio’ offre un viaggio indietro nel tempo attraverso l’arte universale di Totò, figura poliedrica che ha giocato la sua vita “gomito a gomito con l’arte dello stupore”. La prima esposizione ‘Genio tra i geni’ è ospitata nella Cappella Palatina del Maschio Angioino e ripercorre il rapporto tra Totò e i grandi della cultura del Novecento.

“Questa – ha spiegato Nicosia – è la mostra della celebrazione”. Qui sono esposti i disegni che Federico Fellini, Ettore Scola e Pasolini dedicarono a Totò e ci sono le interviste di grandi personaggi della cultura e dello spettacolo da Eduardo e Peppino De Filippo a Ugo Tognazzi, da Dario Fo a Roberto Benigni fino ad arrivare a Fiorello, Andrea Camilleri e Carlo Verdone che testimoniano la loro ammirazione per il Principe. Diverso l’artista raccontato nella mostra allestita nella sala Dorica di Palazzo Reale ‘Totò, che spettacolo!’ composta dai costumi originali di scena, filmati, installazioni multimediali grazie alle quali Totò sarà “di nuovo in scena con la sua voce e le sue smorfie”. Protagonista principale di questa mostra è il baule di Totò che – come ha evidenziato Vincenzo Mollica – “lo ha accompagnato per tutta la vita. Queste mostre – ha aggiunto – non sono dedicate a chi non ha amato Totò né a chi lo ha vampirizzato dopo la morte. Con questa mostra finalmente Totò ha un nome e un cognome, Totò Genio, ed è naturale che fosse realizzata a Napoli, perché lo riporta a casa in un momento in cui la città vive un periodo di fermento artistico e culturale”.

La terza mostra ‘Dentro Totò’ è allestita nel Convento di San Domenico Maggiore e consente di scoprire un Totò “più privato”. Qui è raccontato il suo grande amore per Franca Faldini, compagna degli ultimi 15 anni di vita, il suo legame con Napoli e il suo amore per gli animali. Tra le ‘chicche’ esposte le poesie dedicate al suo cane Dic e alla sua gattina preferita Bianchina. A chiudere la mostra la sezione ‘Totò e il cinema’ dove sono esposti manifesti, locandine e fotobuste dei 97 film che hanno visto Totò protagonista. “Da sindaco – ha affermato Luigi de Magistris – sono onorato ed emozionato. Totò è unico, è un genio, è semplice ma complicato, mai conformista e i napoletani si rivedono in lui, nella sua ironia, nel suo modo di sbeffeggiare il potere. Totò attraversa la vita di tutti noi, è immortale nelle immagini, nello spirito e nelle parole”. Il Comune di Napoli – come ricordato dall’assessore alla Cultura, Nino Daniele – ha dedicato il Maggio dei Monumenti a Totò nell’anno in cui ricorre il 50/o anniversario dalla morte. 

Ang
12 Aprile 2017

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