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Alla Quinzaine Abel Ferrara e Philippe Garrel
Il delegato generale Edouard Waintrop ha svelato a Parigi i titoli che saranno proiettati alla 49ma edizione della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes
Il delegato generale Edouard Waintrop ha svelato a Parigi i titoli che saranno proiettati alla 49ma edizione della Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, dal 18 al 28 maggio. Aa aprire sarà Un beau soleil intérieur di Claire Denis, con Juliette Binoche e Gérard Depardieu.”Un cambio di registro per la regista – dice il delegato – apriamo con una commedia”. In chiusura Patty Cake$ di Geremy Jasper, “film sulla gioventù americana, i sogni e il rap. Una chiusura che speriamo finisca in trionfo”.
Tre gli italiani, ovvero A Ciambra di Jonas Carpignano, L’intrusa di Leonardo di Costanzo e Cuori Puri di Roberto De Paolis. 19 lungometraggi in tutto, 10 corti, 5 opere prime, 5 film francesi, 5 americani, 7 film di registe donne. Spiccano in particolare i nomi di Abel Ferrara, Bruno Dumont, Philippe Garrel, Amos Gitai e Claire Denis.
“Garrel ha lavorato con gli stessi sceneggiatori di L’ombre des femmes e ha realizzato un film splendido, L’amant d’un jour – dice Waintroup – mentre Ferrara con Alive in France ha realizzato un film musicale sulla tournée francese della sua stessa band”. Tra le star presenti anche Vanessa Paradis per Frost, dramma di guerra del lituano Sharunas Bartas.
Qui di seguito il link alla selezione completa.
Cannes 2017
Le vie del cinema a Roma e Milano
Alcuni dei più interessanti film del 70° Festival di Cannes arrivano nelle sale della Capitale (fino al 18 giugno) e a Milano (dal 17 al 23 giugno) grazie all'Agis e all'Anec con la classica rassegna, che nel capoluogo lombardo è dedicata quest'anno alla memoria del decano dei critici Morando Morandini
Cannes a Roma: 14-18 giugno
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Östlund: “Dividere la Palma con Haneke? Proprio no”
"Non c'è solo satira in The square c'è anche un contenuto che volevo trasmettere. Volevo fare un bel film. E poi non si vince una Palma d'oro senza contenuti". Così un eccitato Ruben Östlund, il regista svedese che si è portato a casa la Palma d'oro, ha commentato il premio. Dividerebbe la Palma con qualcuno, magari con Haneke? "No, no con nessuno, è solo mia"
120 BPM e le lacrime di Almodóvar
“Ho amato 120 battiti al minuto dall'inizio sino alla fine, non mi sarebbe potuto piacere di più”, ammette il presidente di giuria lasciando intuire la sua preferenza. Per poi aggiungere tra le lacrime, in ricordo degli attivisti che negli Anni ’90 lottarono per rompere l'indifferenza sul tema dell'Aids: “Campillo ha raccontato storie di eroi veri che hanno salvato molte vite"