Sicilian Ghost Story apre la Semaine

Dopo aver vinto con Salvo nel 2013, i due registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza sono stati invitati dal direttore Charles Tesson a inaugurare la prestigiosa sezione


Dopo aver vinto con Salvo nel 2013 il Gran Premio della “Semaine” e il Premio Rivelazione al 66° Festival di Cannes, i due registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza sono stati invitati dal direttore Charles Tesson ad aprire la prestigiosa sezione. È la prima volta per un film italiano. Secondo Tesson, il film “è un incredibile incrocio di generi diversi, che combina sguardo politico, fantasia e storia d’amore, con potente maestria”. 

Giuseppe, un ragazzino di tredici anni, scompare. Luna, una compagna di classe innamorata di lui, non si rassegna alla sua misteriosa sparizione. Si ribella al silenzio e alla complicità che la circondano e pur di ritrovarlo, discende nel mondo oscuro che lo ha inghiottito e che ha in un lago una misteriosa via d’accesso. Raccontano i due registi: “Come diceva Leonardo Sciascia, ‘la Sicilia è tutta una fantastica dimensione e non ci si può star dentro senza fantasia’. La collisione fra un piano di realtà e un piano fantastico ci ha fatto riconoscere gli elementi che da tempo avevamo davanti agli occhi: un fantasma e la colpa di un mondo che sopprime bambini, elementi per una ghost story. Una ghost story siciliana e, in quanto tale, sul piano di realtà, favola nera e, sul piano fantastico, favola d’amore”. 

Protagonisti sono i tredicenni Julia Jedlikowska (Luna), polacca palermitana, e Gaetano Fernandez (Giuseppe) del quartiere Zisa di Palermo, entrambi per la prima volta sul grande schermo, incontrati dopo un lungo casting di nove mesi in Sicilia. Al loro esordio anche gli altri quattro ragazzi coprotagonisti: Corinne Musallari, Lorenzo Curcio, Andrea Falzone, Federico Finocchiaro. Durante l’estate prima delle riprese, sotto la guida dei registi, i ragazzi hanno partecipato a un laboratorio di preparazione, articolato in più fasi, che poco per volta li ha condotti dentro la storia e nei luoghi in cui si sono svolte le riprese. Al loro fianco gli attori Sabine Timoteo, Vincenzo Amato, Filippo Luna e Nino Prester

Sicilian Ghost Story è una coproduzione Italia-Francia-Svizzera: Indigo Film, Cristaldi Pics con Rai Cinema per l’Italia; Mact Productions, JPG Films per la Francia; Ventura Film, RSI-Radiotelevisione Svizzera/SRG SSR per la Svizzera. The Match Factory cura le vendite internazionali. Il film si avvale del contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del sostegno della Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo – Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo/Sicilia FilmCommission, nell’ambito del progetto “Sensi Contemporanei”, del supporto di Eurimages e del Creative Europe Programme, è sostenuto dal Sundance Institute Feature Film Program, sviluppato con il sostegno del Fondo Bilaterale per lo Sviluppo di Coproduzioni di opere cinematografiche italo-francesi, con la partecipazione di Aide Aux Cinémas Du Monde, CNC, Institut Français. Con la sceneggiatura di Sicilian Ghost Story Fabio Grassadonia e Antonio Piazza avevano ricevuto il prestigioso Sundance Institute Global Filmmaking Award al Sundance Film Festival del 2016, il premio che ogni anno onora “registi emergenti dalle diverse parti del pianeta che posseggono l’originalità, il talento e la visione per essere celebrati come futuro del cinema mondiale”. La fotografia è firmata da Luca Bigazzi, il montaggio è di Cristiano Travaglioli, le musiche originali di Soap&Skin e Anton Spielmann, la scenografia di Marco Dentici, i costumi di Antonella Cannarozzi, il suono in presa diretta di Guillaume Sciamà.    

Il film di chiusura della Semaine sarà Brigsby Bear di Dave McCary con Mark Hamill, Claire Danes, Greg Kinnear e Andy Samberg. In competizione sette opere prime o seconde, tra cui per la prima volta un film d’animazione iraniano e un documentario, il lizza per il Nespresso Grand Prize. 10 cortometraggi concorrono al Leica Cine Discovery Prize. Fuori concorso anche Petit Paysan di Hubert Charuel e Une vie violente di Thierry de Peretti, ambientato nel mondo della malavita corsa con attori non professionisti. Presidente della giuria sarà il regista brasiliano Kleber Mendonca Filho

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Cr. P.
21 Aprile 2017

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