Apulia Film Commission, bilancio di 10 anni d’attività

A fronte di 11 milioni erogati per finanziare 269 produzioni in Puglia, la ricaduta economica è stata di oltre 46 mln, un impatto che, sommato all’indotto generato sui territori, si assesta sui 90 mln


BARI. La Fondazione Apulia Film Commission, in occasione dei suoi primi 10 anni di attività, ha realizzato uno studio, curato dall’Agenzia ACUME, sulle ricadute economiche e sociali che il settore audiovisivo ha avuto sul territorio pugliese. I dati della ricerca sono stati al centro di un incontro stampa, che si è svolto al Circolo Barium nell’ambito del Bif&st, al quale hanno partecipato Loredana Capone, assessore all’Industria Turistica e Culturale  della Regione Puglia, Maurizio Sciarra e Antonio Parente, rispettivamente presidente e direttore di Apulia Film Commission. A illustrare nello specifico i dati della ricerca sono intervenute Flavia Barca e Liliana Grasso, rappresentati dell’Agenzia ACUME.

L’Apulia Film Commission, tra il 2007 e il 2015, ha contribuito con la propria dotazione finanziaria alla realizzazione di 269 produzioni e ha fornito il solo supporto logistico a 96 progetti, con una spesa complessivamente erogata alle produzioni di circa 11 milioni di euro. I comuni ospiti sono stati più di 180 a indicare l’estensione del territorio investito dalle attività dell’AFC. Nello stesso periodo, i lungometraggi hanno assorbito il 63% dei contributi totali ottenendo in media 82mila euro ciascuno; le serie TV hanno ottenuto più di 2 milioni di euro e in media 145mila euro; mentre meno dell’1% del budget è stato corrisposto a videoclip, videogame e produzioni fuori formato.
A fronte degli 11 milioni investiti, le produzioni attratte hanno speso in Puglia, tra il 2007 e il 2015, più di 46 milioni di euro. L’impatto diretto generato dalle produzioni finanziate da AFC sul territorio ha, quindi, un rapporto tra contributo e spesa sul territorio complessivamente pari a 5. A questo impatto però va aggiunto quello indotto, moltiplicativo, generalmente stimato in 1:2. Secondo lo studio il budget speso in Puglia ha dato origine a un processo moltiplicativo per l’economia territoriale generando un impatto pari a oltre 90 milioni di euro. Negli anni di operatività di AFC, le produzioni hanno girato in Puglia per un totale complessivo di 3.720 giorni, una media di 17 giorni e un massimo di 147.

“Lo studio conferma la giustezza delle politiche della Regione Puglia nel campo del cinema e dell’audiovisivo – commenta l’assessore Loredana Capone – L’industria dell’audiovisivo è un universo in continua trasformazione e noi dobbiamo adeguare il sistema degli aiuti alle esigenze della produzione nazionale ed internazionale, mettendo in campo sempre nuovi e innovativi strumenti finanziari. Ma, nello stesso tempo, non dobbiamo perdere di vista la dimensione regionale. Senza un rafforzamento ed un radicamento delle imprese locali che operano nel settore, la Puglia rischia di restare soltanto una bella location”.

Il presidente di AFC Maurizio Sciarra ha proseguito ricordando: “Quando si utilizzano risorse pubbliche, regionali ed europee, bisogna risponderne pubblicamente. Questo studio commissionato da AFC fa il punto sulle risorse fin qui investite e sui risultati prodotti. E può dare intelligenti indicazioni sulle progettualità future”.
Il direttore Antonio Parente, invece, sottolinea: “Con il lavoro quasi decennale di Apulia Film Commission, la produzione audiovisiva in Puglia si presenta ormai sotto forma di industria creativa, capace di generare significativi impatti economici e occupazionali e non solo come semplice motore di promozione turistica”.

ssr
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