Giornate del cinema ucraino a Roma

1/4 giugno al Cinema Farnese Persol la rassegna si apre con Il nido delle tortore di Taras Tkachenko (Ucraina/Italia) che narra i drammi e le speranze di Daryna, badante in una famiglia italiana


Da giovedì 1 a domenica 4 giugno a Roma il Cinema Farnese Persol ospiterà 4 giornate dedicate al cinema ucraino contemporaneo. L’evento – ideato e organizzato dalla produzione italiana 4Rooms – è presentato dalla Fondazione Igor Iankovskyi “Iniziativa per il futuro”, in collaborazione con l’Agenzia Cinematografica di Stato Ucraina.
Ad aprire la rassegna sarà – in anteprima italiana – Il nido delle tortore di Taras Tkachenko (Ucraina/Italia, 2016). Il film è stato premiato come Best Ukrainian Feature all’ Odessa International Film Festival 2016 e quest’anno ha vinto ben 6 Dzyga d’oro, gli ‘Oscar’ assegnati dalla neonata Academy ucraina. Al centro della narrazione ci sono i drammi e le speranze di Daryna, badante in una famiglia italiana, divisa fra la Genova in cui lavora e il villaggio dei Carpazi orientali dove vivono il marito e la figlia: una storia comune a un’intera generazione di donne ucraine. Protagonista è Rimma Zyubina, una delle più importanti e amate attrici del paese, che sarà presente alla prima insieme al regista (giovedì 1 giugno ore 20.30 – venerdì 2 ore 16.30 – domenica 4 ore 21.00).

Si prosegue con un grande classico del 1970, Uccello bianco con un segno nero di Yuriy Ilyenko (1970), regista e scrittore a lungo osteggiato dalla censura sovietica. E’ ancora il paesaggio dei Carpazi a fare da sfondo alla storia di una famiglia, questa volta ambientata durante la Seconda guerra mondiale. Nel film vediamo i combattenti dell’esercito ucraino dichiarare apertamente l’obiettivo della loro lotta: una Ucraina libera e indipendente. Nonostante la Medaglia d’Oro del Festival di Mosca nel 1971, il film venne rimosso dalla distribuzione come “dannoso per la gioventù” e Yuri Illyenko fu privato della libertà creativa per anni (venerdì 2 giugno ore 18.30).

Con Mia nonna Fanny Kaplan di Olena Demianenko (2016), la grande storia resta protagonista del racconto. Partendo dalle 10 pagine scomparse del processo a Fanny Kaplan – accusata dell’attentato a Vladimir Lenin nel 1918 – il film si concentra sulla sua storia d’amore con il fratello di Lenin, Dmitriy Ilyich Ulyanov (venerdì 2 giugno ore 20.30 – sabato 3 ore 16.30).
Torniamo ai giorni nostri con Trumpeter di Anatolii Mateshko (2014). Kolya Shevchenko è un giovane trombettista dell’orchestra giovanile Berezil. E’ un musicista brillante, che compone anche la sua musica, attirando l’attenzione del cantante di una famosa band. Sulla via del successo s’imbatte nei problemi della “vita da adulto”: invidia, rivalità, intrighi. Ma l’amicizia e l’amore lo aiutano a superare tutte le difficoltà (sabato 3 giugno ore 18.30 – domenica 4 ore 17.00).
Nel documentario Fuoco vivo di Ostap Kostyuk (2015) si racconta un mondo sospeso tra passato e presente, un universo antico dei Carpazi prossimo alla scomparsa (sabato 3 giugno ore 20.30 – domenica 4 ore 19.00).

La rassegna sarà preceduta da una Masterclass curata dal programma internazionale per produttori emergenti MAIA Workshops. L’iniziativa è rivolta agli operatori del settore audiovisivo ed è focalizzata sulle opportunità di cooperazione tra i due paesi.

ssr
22 Maggio 2017

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