Addio a Fernando Birri

Il regista argentino, padre del Nuovo cinema latinoamericano, è morto a Roma, dove viveva, all'età di 92 anni per un arresto cardiaco


E’ mancato all’età di 92 anni per un arresto cardiaco, il regista argentino Fernando Birri, padre del Nuevo Cine Latinoamericano. Nato a Santa Fe il 13 marzo del 1925, fu autore di documentari fondamentali per questa corrente e in generale per il cinema impegnato, come Tire die (1958), Los inundados (1962, Premio Opera Prima alla Mostra di Venezia) e Mi hijo el Che (1985). Birri, sposato con l’italiana Carmen Papio, si era stabilito da tempo a Roma, dove aveva iniziato la sua carriera studiando al Centro Sperimentale di Cinematografia dal 1950 al 1953. Iniziò a lavorare come assistente di Carlo Lizzani, Vittorio De Sica, Cesare Zavattini e Francesco Maselli. Nel 1951 diresse il suo primo documentario Selinunte. Subito dopo, forte di questa esperienza didattica, fondò nella natia Santa Fe l’Instituto de Cinematografía de la Universidad Nacional del Litoral. La scuola venne fatta chiudere dalla dittatura argentina che non tollerava la sua impostazione politica e sociale e lo stesso Birri dovette lasciare il paese, ma è stata riaperta e oggi è di nuovo attiva. Nel 1979, al termine del lungo lavoro sul film sperimentale Org, lanciò il suo ‘Manifesto del coSmunismo o comunismo coSmico – Per un cinema cosmico, delirante e lumpen”.

Viaggiatore instancabile in tutto il mondo, fu, come lo definì lo scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez, “il fondatore del Nuovo Cinema Latinoamericano”, contribuendo alla formazione di intere generazioni di cineasti. Nel 1982 ha fondato in Venezuela il laboratorio Ambulante de Poéticas Cinematogràficas Càtedra Glauber Rocha, la cui esperienza ha diffuso poi in tutto il mondo (Roma, Bilbao, Città del Messico, Managua, Bogotà, Medellin, Luanda, Maputo, Stoccolma, Goteborg e Buenos Aires). Nel 1986 diede vita, con Garcia Marquez su richiesta di Fidel Castro, alla Escuela Internacional de Cine y tv de Tres Mundos (America Latina y el Caribe, Africa y Asia) a San Antonio de los Banos, a Cuba, della quale è stato direttore fino al 1991. L’obiettivo era quello di promuovere e diffondere il nuovo cinema latinoamericano. Negli ultimi anni, mentre si susseguivano rassegne e retrospettive sul suo cinema, Birri ha continuato a riflettere e intervenire pubblicamente sui problemi più importanti della politica e della cultura.

Legatissimo all’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico di Roma, ne ha seguito l’attività facendo parte dell’assemblea dei garanti. Nel 1988 diresse Un signore molto vecchio con delle ali enormi, tratto da un racconto di Gabriel Garcia Marquez con il quale aveva scritto la sceneggiatura. Nel 1999 ha dato vita alla Fundacion Fernando Birri de Artes Multimediales, con sede a Santa Fe, dedicata alla formazione di giovani artisti nel campo audiovisivo. Nel 2011 ha ideato e diretto il suo ultimo film El Fausto criollo, una tragicommedia musicale e grottesca, liberamente tratta dal poema di Estanislao del Campo (1866), un classico della letteratura gauchesca argentina.

La camera ardente è allestita il 29 dicembre, dalle ore 10 alle 16, nella sede dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico di Roma.

Leggi la nostra intervista a Carmen Guarini, autrice di un bel documentario su Fernando Birri e il senso dell’utopia

Cristiana Paternò
28 Dicembre 2017

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