Bloodlight and Bami: al cinema il 30 e 31 gennaio la carica di Grace Jones

Evento speciale il documentario di Sophie Fiennes, viaggio attraverso la carriera pubblica e la vita privata dell’icona della musica e della cultura pop


Evento speciale al cinema solo il 30 e 31 gennaio Grace Jones: Bloodlight and Bami  di Sophie Fiennes, viaggio attraverso la carriera pubblica e la vita privata dell’icona della musica e della cultura pop. L’audace estetica di Jones emerge nell’intera pellicola grazie al sapiente lavoro della regista, capace di creare un’esperienza cinematografica potente, accostando a contrasto sequenze musicali, riprese più intime e materiale personale per ritrarre la persona che si nasconde dietro la maschera indossata dall’artista sul palco.

Cantante, attrice e modella giamaicana, Jones inizia la sua carriera come indossatrice. Dalla sua città natale Spanish Town si trasferisce prima a New York e poi a Parigi, sfilando per Yves Saint Laurent e Kenzo Takada. Lungo la fine degli anni settanta ha conosciuto Jean-Paul Goude, artista e illustratore con cui ha una relazione sentimentale. Goude contribuisce a riplasmare la sua immagine oltre a realizzare le copertine dei suoi dischi. L’aumento significativo di notorietà fu legato alle rivisitazioni in chiave disco di alcuni evergreen, di cui si ricorda in particolare La vie en rose di Edith Piaf.   Il suo stile elegante e decadente unisce disco, reggae, pop e new wave e divente un emblema degli anni ’80, epoca degli eccessi e delle contaminazioni. Jones viene considerata anche anticipatrice del trip-hop.

Arriva anche il cienema, con ruoli di successo come la ladra Zula in Conan il distruttore, la spia-killer May Day in 007 – Bersaglio mobile, l’eclettica testimonial Helen Strangé ne Il principe delle donne e soprattutto il vero e proprio cult quale la regina dei vampiri in Vamp. Inoltre ha partecipato a numerosi spot pubblicitari, in particolare quella della Citroen CX 25GTi Turbo. Le sequenze dello spot facevano parte del video del suo brano Slave to the Rhythm. Ha partecipato al Festival di Sanremo 1991 abbinata alla canzone Spalle al muro di Renato Zero, la cui versione in inglese si intitola Still Life e ricalca il testo originale, concludendo con gli ultimi versi in italiano.

Ritorna sulle scene nel 2008 con l’album Hurricane che riscuote un buon successo di critica e nel  2014 partecipa alla colonna sonora di Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1, curata dalla cantante neo-zelandese Lorde, con il brano Original Beast.

Andrea Guglielmino
16 Gennaio 2018

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