TSFF 29: Premiati gli hippie sovietici e la Cina anni ’20

La giuria del Trieste Film Festival ha assegnato a "Soviet Hippies" di Terje Toomistu il Premio Sky Arte HD e a "L'uomo con la lanterna" di Francesca Lixi il Premio Corso Salani


È Soviet Hippies della regista estone Terje Toomistu il vincitore del Premio Sky Arte HD assegnato al miglior film della sezione Art&Sound della 29esima edizione del Trieste Film Festival, in corso fino al prossimo 28 gennaio.

Il documentario, una co-produzione estone, tedesca e finlandese, racconta uno dei tanti volti del movimento hippie underground e psichedelico degli anni ‘70, quello di una folla variopinta di musicisti e pacifisti che si incontrava all’insegna del motto “peace and love” durante il regime sovietico. Il film, oltre a ripercorrere la storia del movimento, mostra il ritorno di un gruppo di “figli dei fiori” estoni a Mosca, dove ogni anno, il 1° giugno, si tiene il raduno per celebrare il tragico evento del 1971, che portò all’arresto di migliaia di hippie sovietici da parte del KGB.

Per il Premio Corso Salani, invece, la giuria composta da Maria Bonsanti, Francesco Giai Via e Cinzia Masotina ha scelto L’uomo con la lanterna di Francesca Lixi, che “con uno sguardo elegante e creativo, parte dall’autobiografia per raccontare un capitolo poco conosciuto della storia del 20esimo secolo”. Sceneggiato in collaborazione con Wu Ming 2, L’uomo con la lanterna, infatti, racconta la storia di Mario Garau, un bancario sardo distaccato nel 1920 in Cina dal Credito Italiano per lavorare come funzionario della Italian Bank for China, negli uffici di Tientsin e di Shanghai. Attraverso le foto, i documenti e i filmati inediti dell’epoca che riemergono da diversi bauli di Garau, zio della regista, il film riporta alla luce l’epoca delle Concessioni Internazionali e la vita che conducevano gli italiani in Cina in quegli anni. 

La giuria ha anche segnalato con una menzione speciale Country for Old Men di Pietro Jona e Stefano Cravero, che “con sensibilità e precisione, racconta le tante contraddizioni e sfaccettature degli Stati Uniti di Trump, attraverso una storia di inedita migrazione”.

La selezione del Premio Corso Salani presenta 5 film italiani completati nel corso del 2017 e ancora in attesa di distribuzione e la dotazione del Premio (2mila €) è un incentivo alla diffusione nelle sale del film vincitore.

V.B.
25 Gennaio 2018

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