120 Battiti al minuto in testa ai César

Il film di Robin Campillo, vincitore del Grand Prix a Cannes, si è aggiudicato 13 nomination agli Awards francesi, tra cui film, regia, fotografia, sceneggiatura, suono, montaggio e attori


Il 31 gennaio alle 10,00 il presidente de l’Académie des Césars Alain Terzian, accompagnato dall’attore Manu Payet, ha annunciato le nomination del Premio César 2018, durante la consueta conferenza stampa che si è tenuta nel ristorante Fouquet agli Champs-Elysees di Parigi. Alain Terzian ha ribadito che Penélope Cruz riceverà il premio onorario César, già anticipato in precedenza, in una cerimonia aperta da Vanessa Paradis, e ha annunciato l’istituzione del premio del pubblico (César du public) che andrà al film più visto al cinema, in risposta alle polemiche sull’esclusione dagli Awards francesi di commedie molto popolari come Bienvenue chez les Ch’tis.

Vincitore del Grand Prix di Cannes, 120 Battiti al minuto di Robin Campillo si è aggiudicato 13 nomination per miglior film, miglior regista, miglior attrice non protagonista per Adèle Haenel, miglior attore non protagonista per Antoine Reinartz, miglior promessa maschile per Nahuel Perez Biscayart e per Arnaud Valois, miglior sceneggiatura di Robin Campillo, scenografia di Emanuelle Duplay, musica originale di Arnaud Rebotini, suono di Julien Sicart, Valérie De Loof, Jean-Piere Laforce, fotografia di Jeanne Lapoirie, montaggio di Robin Campillo e costumi di Isabelle Pannetier. 

A seguire con 10 nomination, C’est la vie – Prendila come viene di Eric Toledano e Olivier Nakache, successo di botteghino in Francia e attualmente nelle sale italiane, e Au revoir là-haut di Albert Dupontel, candidati, tra gli altri, come miglior film e miglior regia. Poi Barbara di Mathieu Amalric, che ha ricevuto il Premio César già 3 volte, candidato come miglior film, insieme a Le Brio di Yvan Attal, Patients di Grand Corps Malade et Mehdi Idir, Petit Paysan di Hubert Charuel, nominato anche per la regia. Nomination attribuita anche a Julia Ducournau per Grave e a Michel Hazanavicius per Il mio Godard – Le Redoutable

Juliette Binoche è stata nominata come miglior attrice protagonista per Un beau soleil intérieur, insieme a Emmanuelle Devos per Numéro Une, Marina Foïs per L’Atelier, Charlotte Gainsbourg per La Promesse de l’aube, Doria Tillier pour Mr et Mme Adelmann e Karin Viard pour Jalouse. La candidatura come miglior attore protagonista è andata a Swann Arlaud per Petit Paysan, Albert Dupontel per Au revoir là-haut, Daniel Auteuil per Le Brio, Guillaume Canet per Rock n’ Roll, Jean-Pierre Bacri per Le Sens de la fête, Louis Garrel per Il mio Godard – Le Redoutable e Reda Kateb per Django. Come attrici non protagoniste sono state nominate: Laure Calamy per Ava, Anaïs Demoustier per La Villa, Sara Giraudeau per Petit Paysan, Adèle Haenel per 120 Battiti al minuto e Mélanie Thierry per Au revoir là-haut. Come attore non protagonista, oltre a Niels Arestrup e Laurent Lafitte per Au revoir là-haut e Antoine Reinartz per 120 Battiti al minuto, sono stati candidati Gilles Lellouche e Vincent Macaigne per Le Sens de la fête.

Come miglior promessa femminile nella recitazione sono state candidate Iris Bry per Les Gardiennes, Laetitia Dosch per Jeune femme, Eye Haidara per Le Sens de la fête, Camelia Jordana per Le Brio e Garance Marillier per Grave. Mentre come miglior promessa maschile sono stati nominati Benjamin Lavernhe per Le Sens de la fête, Finnegan Oldfield per Marvin, Pablo Pauly per Patients, oltre a Nahuel Perez Biscayart e Arnaud Valois per 120 Battiti al minuto. Grave di Julia Ducournau, Jeune femme di Léonor Serraille, Mr et Mme Adelmann di Nicolas Bedos, Patients di Grand Corps Malade e Mehdi Idir e Petit Paysan di Hubert Charuel sono candidati, invece, come migliori opere prime.

Passando al documentario, sono stati nominati 12 jours di Raymond Depardon, A voix haute di Stéphane de Freitas e Ladj Ly., Carré 35 di Éric Caravaca, I’m not your negro di Raoul Peck e Visages Villages di di JR e Agnès Varda. Nessuna nomination per l’Italia nella categoria che premia il miglior film straniero, cui sono candidati Le Caire Confidentiel dello svedese Tarik Saleh, Dunkirk del regista britannico Christopher Nolan, L’Echange des princesses del senegalese Marc Dugain, La La Land dello statunitense Damien Chazelle, Noces del regista belga Stephan Streker e Loveless del russo Andrey Zvyagintsev e The Square dello svedese Ruben Östlund, entrambi candidati all’Oscar come film straniero.

La cerimonia di consegna dei premi, equivalenti agli Oscar e ai David di Donatello francesi, si terrà il 2 marzo alla Salle Pleyel di Parigi, in diretta e in chiaro su Canal +, presentata dal comico Manu Payet.

Per conoscere la lista completa delle nomination, consultare il documento ufficiale de l’Académie de César. 

V.B.
31 Gennaio 2018

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