Irish Film Festa, fuga dal carcere

Dal 21 al 25 marzo alla Casa del Cinema di Roma il festival dedicato al cinema irlandese. In programma Maze di Stephen Burke, ispirato all’evasione di 38 detenuti repubblicani dal carcere di Long Kesh


Giunge all’11a edizione Irish Film Festa, il festival interamente dedicato al cinema irlandese che quest’anno si terrà dal 21 al 25 marzo, come di consueto alla Casa del Cinema di Roma. “Il nostro festival accoglie con soddisfazione un numero sempre maggiore di film e filmmakers che arrivano anche dal Nord Irlanda. Del resto, Irish Film Festa ha sempre guardato all’Irlanda come a un’isola artisticamente unita, siamo stati una manifestazione ‘All Ireland’ fin dalla prima edizione”, commenta il direttore artistico Susanna Pellis.

Alla sezione concorso che comprende 16 opere, si affianca Making Shorts, un panel di approfondimento sul settore del cortometraggio nell’industria cinematografica irlandese e nordirlandese al quale parteciperanno registi, distributori e professionisti del settore. Fuori concorso sarà inoltre presentato An Béal Bocht (The Poor Mouth) di Tom Collins, primo adattamento in animazione dell’unico romanzo in lingua gaelica dello scrittore e giornalista irlandese Flann O’Brien, premiato al Galway Film Fleadh 2017.

Tra i lungometraggi vedremo Song of Granite di Pat Collins, rivisitazione del genere biopic applicata alla vita e all’arte del cantante irlandese Joe Heaney (1919-1984). Maze di Stephen Burke è ispirato all’evasione di 38 detenuti repubblicani dal carcere di Long Kesh nel 1983. Saranno al festival il regista, la produttrice Jane Doolan e il protagonista Barry Ward. No Party for Billy Burns, scritto e diretto dall’esordiente Padraig Conaty, è un western contemporaneo. In anteprima italiana vedremo Kissing Candice, film d’esordio della regista di videoclip musicali Aoife McArdle che mette in scena le fantasie di un’adolescente. Il documentario Rocky Ros Muc di Michael Fanning racconta la vita e la carriera sportiva di Sean Mannion, pugile irlandese emigrato dal Connemara a Boston negli anni 70.

Handsome Devil è il nuovo film scritto e diretto da John Butler, un racconto di formazione ambientato in collegio, fra studio, rugby e importanti prese di coscienza. Non si interrompe il legame tra Irish Film Festa e Cartoon Saloon, lo studio d’animazione con sede a Kilkenny sempre più apprezzato a livello internazionale. Al festival sarà proiettato The Breadwinner di Nora Twomey che, candidato agli Oscar 2018, è tratto dal romanzo omonimo della canadese Deborah Ellis (pubblicato in Italia da BUR col titolo “Sotto il burqa”) e vede protagonista Parvana, una ragazzina afghana che vive sotto il regime talebano. Il film di Nora Twomey, che ha coinvolto nella produzione anche Angelina Jolie, è un’ode al potere delle storie e dell’immaginazione, portata sullo schermo attraverso un approfondito lavoro di ricerca sulla cultura visiva e favolistica dell’Afghanistan.

Nell’ambito della nuova sezione #IFFbooks, dedicata alla letteratura irlandese, Irish Film Festa presenterà infine My Astonishing Self: Gabriel Byrne on George Bernard Shaw, un documentario realizzato da Gerry Hoban per RTÉ (la televisione pubblica irlandese) e BBC in cui il celebre attore Gabriel Byrne guida gli spettatori alla scoperta della vita e delle opere di Shaw. A Gabriel Byrne si lega anche la scelta dell’Irish Classic, Into the West (Tir-na-nOg-È vietato portare cavalli in città, 1992): scritto da Jim Sheridan e diretto da Mike Newell, il film è una fiaba moderna. #IFFbooks prevede poi un incontro con il pluripremiato scrittore irlandese Paul Lynch.

ssr
12 Marzo 2018

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