Le grida del silenzio, esordio in salsa horror

Un gita di sette ragazzi in mezzo ai boschi: è la traccia narrativa che l'esordiente Sasha Alessandra Carlesi adotta nel suo film in uscita il 10 maggio


Un gita di sette ragazzi in mezzo ai boschi: è una traccia narrativa molto battuta dagli horror, che l’esordiente Sasha Alessandra Carlesi prova ad adattare per un mix di dramedy, thriller e paranormal nell’indie Le grida del silenzio, in uscita il 10 maggio in 30 sale distribuito da Ipnotica Produzioni. Nel cast, fra gli altri, Roberto Calabrese, Luca Avallone, Alice Bellagamba, Manuela Zero, Martina Carletti, Luca Molinari, Ana Cruz e la stessa regista.

Il punto di partenza della storia è il centro sportivo dove molti dei protagonisti lavorano come istruttori. Daniel (Calabrese), arrogante e impenitente seduttore, coinvolge la sua nuova ‘preda’ Kathrina (Cruz) con gli amici Luca (Avallone), Alice (Carletti) con il fidanzato Manuel (Molinari), Desirée (Bellagamba) e la sua ragazza Sophie (Zero) in un weekend in campeggio ‘selvaggio’ in mezzo ai boschi. La sera davanti al falò, vengono fuori da ognuno sentimenti, eccessi, rimorsi, rimpianti e desideri. La mattina, però, il gruppo viene sconvolto dalle conseguenze di un crimine e il tempo inizia a scorrere su un binario diverso.

La regista alle prime armi (che nel film si ritaglia il ruolo di Arianna, ex ragazza di Luca), prova a dare forma a una serie di suggestioni, da Quel tranquillo weekend di paura alla letteratura young adult passando per Venerdì 13. “Volevo personaggi che fossero veri, umani, reali, ma rispecchiassero anche tutte le facce dell’essere umano – spiega Sasha Alessandra Carlesi – Li ho creati andando a spulciare nella loro mente, con gli attori abbiamo lavorato sul loro background”.

“L’idea di sperimentare il genere con l’opera prima viene innanzitutto dalla mia passione per il paranormal, che in Italia non si fa. Amo film come The Others e quel modo di raccontare le storie”, aggiunge.

L’organizzatore della gita, Daniel, è anche il componente del gruppo apparentemente più respingente: “Leggendo il copione lo trovavo molto antipatico – spiega Calabrese – ma ho capito che usa una maschera per nascondere le sue fragilità, un po’ come facciamo tutti”. Tra i personaggi Manuela Zero (che è anche nel cast di Loro 1 e Loro 2) porta un po’ di ‘alleggerimento’ nella vicenda con la lunare Sophie, ragazza di Desirée: “Abbiamo lavorato molto con Alessandra, trovando per Sophie delle cose molto buffe. Con Alice poi abbiamo cercato una complicità che non fosse ostentata, volevamo riflettere un affetto reale, un amore semplice”. Com’è andato invece il set con Sorrentino? “E’ stata l’esperienza più straordinaria della mia carriera, ho imparato moltissimo”.  

Cr. P.
02 Maggio 2018

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