La Regione Marche tra i produttori del doc La strada dei Samouni

Il film di Stefano Savona, prodotto con il supporto di POR Marche FESR - FSE, Regione Marche, Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission, sarà presentato alla Mostra del nuovo cinema


PESARO – La strada dei Samouni – prodotto con il supporto di POR Marche FESR – FSE 2014-2020 – Regione Marche, Fondazione Marche Cultura, Marche Film Commission – sarà presentato in anteprima nella Regione alla Mostra del nuovo cinema venerdi 22 giugno, al Teatro Sperimentale (leggi l’articolo di Cinecittà News). Premiato con l’Oeil d’Or come Miglior Documentario di Cannes 2018, il film che Stefano Savona ha presentato alla Quinzaine des Réalisateurs, unisce riprese dal vivo e animazione (firmata da Simone Massi) per raccontare il massacro di 29 civili, componenti di una stessa famiglia contadina, avvenuto durante l’operazione Piombo Fuso condotta dall’esercito israeliano nel 2009. 

Tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009 la striscia di Gaza viene colpita da un violento attacco dell’esercito israeliano: la famiglia Samouni viene decimata, lasciando figli senza genitori. Stefano Savona si reca sul luogo della strage e vi fa ritorno un anno dopo, in occasione del matrimonio di uno dei superstiti della famiglia. I fatti di sangue vengono invece ricostruiti attraverso il contributo dell’animazione di Stefano Massi e di una sceneggiatura, basata sulle testimonianze di chi c’era. Il film, che arriva nelle sale italiane ad autunno distribuito dalla Cineteca di Bologna, è stato premiato dalla Giuria con la seguente motivazione: “Per l’intelligenza e la giusta distanza del punto di vista, la delicatezza dello sguardo, l’uso brillante e sottile dell’animazione e la forza della sua proposta narrativa. Tutti elementi che contribuiscono ad immergerci in una vicinanza eccezionale con gli esseri intrappolati nella realtà insopportabile del conflitto israelo-palestinese”.

Stefano Savona, trapiantato a Parigi, è archeologo e antropologo di formazione. Ha realizzato documentari come Primavera in Kurdistan (2006), Piombo fuso (2009), Premio speciale della giuria Cineasti del presente a Locarno, Palazzo delle Aquile (2011), insieme ad Alessia Porto ed Ester Paratore, vincitore del Grand Prix di Cinéma du Réel e Tahrir Liberation Square (2011), vincitore del David di Donatello e del Nastro d’Argento. Simone Massi, uno dei più affermati animatori indipendenti italiani riconosciuto a livello internazionale, è noto per disegnare a mano ogni singolo fotogramma dei suoi cortometraggi, che hanno girato in più di 60 paesi del mondo dove hanno raccolto più di 200 riconoscimenti. E’ conosciuto anche come autore di cinque edizioni della sigla e del manifesto della Mostra di Venezia. E’ stato protagonista di un omaggio alla 48ma Mostra del nuovo cinema di Pesaro.

Cr. P.
21 Giugno 2018

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