Martin Scorsese a ‘Il cinema ritrovato’

Il regista inaugura la manifestazione con la proiezione di 'Toro Scatenato' e un incontro pubblico


Una festa per Martin Scorsese , ospite d’onore del festival ‘Il cinema ritrovato’. Sotto il grande schermo di Piazza Maggiore a Bologna – piena in ogni suo angolo – il regista ha introdotto la proiezione di Toro scatenato, il suo capolavoro del 1980 dedicato al pugile italo-americano Jake LaMotta, interpretato da Robert De Niro. Accompagnato dal direttore della Cineteca, un molto emozionato Gianluca Farinelli che ha letto la sua lettera d’amore a Scorsese; e dall’assessore Matteo Lepore, il regista ha ricordato come nacque l’idea del film, le riprese sul ring e la grandezza di De Niro attore, prima di accomodarsi insieme alla famiglia tra il pubblico della Piazza.

“La storia – ha detto Scorsese – l’ha trovata De Niro con cui avevo lavorato in Taxi driver e New York New York. Ma io non ero particolarmente interessato. Era un periodo molto difficile della mia vita, lui è venuto da me e mi ha convinto. Abbiamo trovato la giusta linea d’onda per fare il film che avrei voluto fare fin da giovane”.

Quanto alla tecnica con cui nel film ha raccontato il pugilato, Scorsese ha ricordato di non essere “mai stato molto sportivo. Ho portato la mia ignoranza in questa esperienza, ma subito ho pensato che la macchina da presa dovesse essere dentro al ring, come un altro boxer”. Quanto a De Niro “questa è una prova attoriale straordinaria. Per interpretarlo si allenò due anni nella palestra di Jake La Motta e, come saprete, decise di ingrassare veramente per la parte finale del film e noi aspettammo che lui ingrassasse per riprendere a girare”.

Sarà lo stesso Scorsese a inaugurare la 32ma edizione del festival Il Cinema Ritrovato, domani, sabato 23 giugno, con un incontro pubblico assieme a Valeria Golino, Alice Rohrwacher, Jonas Carpignano, Matteo Garrone alle 18.30 al Teatro Comunale, per presentare poi di nuovo in Piazza Maggiore il restauro di un classico del cinema messicano, Enamorada, diretto nel 1946 da Emilio Fernández, restaurato dallo stesso Scorsese. Un fuori programma, dovuto proprio alla coincidenza con la presenza del regista, che lascia però inalterato il resto del programma del festival. 

Da sabato 23 all’1 luglio in città saranno proiettati oltre 500 film, dallo schermo gigante di piazza Maggiore, a piccole sale del centro che presenteranno film mai visti, pellicole restaurate, perle scovate grazie alla collaborazione di collezionisti e fondazioni. Le proiezioni sono per tutti i palati: da capolavori come Ladri di Biciclette, C’era una volta il west, Grease e il Cacciatore, a sezioni che riguardano, fra gli altri, Mastroianni, il cinema cinese degli anni ’30, Ingmar Bergman, la produzione del 1918. Si aprirà anche uno schermo nel cantiere del cinema Modernissimo, previsto nel 2019.

Scorreranno poi sugli schermi i più recenti restauri del laboratorio della Cineteca, i film muti di Hohn M. Stahl, documentari d’autore e una retrospettiva sul cinema del 1918, ultimo anno della Grande Guerra e momento di massimo splendore del ‘diva film’ italiano. La macchina del tempo del cinema porterà anche a riscoprire Buster Keaton, il cinema napoletano di inizio novecento, il cinema sovietico e quello cinese degli anni trenta e quaranta.Il Cinema Ritrovato 2018 propone anche un’attenzione e uno sguardo storico sulle serie: i curatori della rassegna ne hanno scovata una risalente a cento anni fa, Wolves of Kultur, un avvincente produzione americana in 15 episodi che avrà anche l’obiettivo di alzare il sipario sul cantiere del cinema Modernissimo, una struttura liberty che si trova in piazza Re Enzo e che l’anno prossimo diventerà un tempio del cinema.

Il cinema in piazza Maggiore, che da anni è un classico dell’estate bolognese, non finisce con il Cinema ritrovato, ma andrà avanti fino a ferragosto con un programma che spazia da La La Land a Quando la moglie è in vacanza, passando per lo stesso Scorsese e poi Antonioni, Milos Forman, Torò, Verdone e Monicelli.

Ang
22 Giugno 2018

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