Copyright: il Parlamento Europeo rinvia la decisione

Gli eurodeputati hanno respinto la proposta della Commissione giuridica per l’aggiornamento delle leggi sul diritto d'autore nell'era digitale con 278 voti favorevoli, 318 contrari e 31 astensioni


Il Parlamento Europeo riesaminerà le norme sul copyright a settembre. I deputati hanno respinto la proposta della Commissione giuridica per l’aggiornamento delle leggi sul diritto d’autore nell’era digitale. La plenaria ha respinto, con 278 voti favorevoli, 318 contrari e 31 astensioni, il mandato negoziale proposto dalla Commissione giuridica il 20 giugno. Di conseguenza, la posizione del Parlamento sarà discussa, emendata e votata nel corso della prossima sessione plenaria di settembre, sempre a Strasburgo (nella settimana dal 10 al 14 settembre).

Dopo la votazione, il relatore Axel Voss (PPE, DE) ha dichiarato: “Mi dispiace che la maggioranza dei deputati non abbia sostenuto la posizione che io e la Commissione giuridica abbiamo preparato. Ma ciò fa parte del processo democratico. Torneremo sul tema a settembre con un ulteriore valutazione per cercare di rispondere alle preoccupazioni dei cittadini, aggiornando nel contempo le norme sul diritto d’autore per il moderno ambiente digitale”.

Il Regolamento del Parlamento europeo prevede che se almeno il 10% dei deputati si oppone all’avvio di negoziati con il Consiglio sulla base del testo votato in Commissione, si procede a una votazione in seduta plenaria.

“Abbiamo bisogno di un internet che sia equo e sostenibile per tutti”, per questo “auspichiamo che gli europarlamentari sostengano buone regole sul copyright che siano chiave per un’economia creativa vibrante e sostenibile sia online che offline”. E’ l’appello di 150 rappresentanti dell’industria creativa e culturale europea, dagli editori alle tv, produttori cinematografici e musicisti, e sottoscritto tra gli altri da Anica, Pmi, Siae, e Confindustria Radio Televisioni.”Il Parlamento europeo ha bisogno di più tempo per raggiungere una posizione sulla riforma del copyright” ma, ricorda il settore, “l’industria culturale e creativa rappresenta il 4,5% del Pil Ue e 12 milioni di posti di lavoro” nell’Ue ed è “il cuore e l’anima della pluralità dell’Europa e delle sue ricche identità”.

Dopo il rinvio Wikipedia Italia è tornata in chiaro.”Il vero risultato di questa votazione – afferma il portavoce di Wikimedia Italia Maurizio Codogno – è avere riconosciuto che il tema del copyright è così importante da meritare un esame attento da parte di tutto il Parlamento europeo. Sono certo che la discussione nei prossimi mesi porterà a una direttiva che abbia davvero a cuore la tutela dei diritti di tutti, dai piccoli produttori indipendenti di contenuti ai grandi editori, e soprattutto permetta a chiunque di avere un accesso libero e legale all’informazione e alla conoscenza”.

Per il dibattito integrale clicca qui

Cristiana Paternò
05 Luglio 2018

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