Iginio Straffi: “Attenta Pixar arrivano le Winx”


A 4 giorni dal debutto cinematografico delle Winx, le fatine più amate del mondo abbiamo incontrato il loro inventore, disegnatore animatore e regista Iginio Straffi. Parlata da agente di borsa che infila termini anglosassoni in quasi ogni frase, l’uomo del momento è un marchigiano di 42 anni che si è fatto da solo. Figlio di un conducente di autobus ha mosso i primi passi nel mondo del disegno appena ventenne collaborando con riviste e case editrici. Dopo un’esperienza all’estero durante la quale scopre la propria passione per l’animazione, Straffi torna in Italia e nel 1995 fonda, con l’aiuto del sacerdote editore Lamberto Pigini, la società di produzione Rainbow che nel 2008 entrerà in borsa e che appartiene al 2% all’uomo d’affari Tarek Ben Ammar. Dopo aver inventato e prodotto le serie Tommy & Oscar e Prezzy, ispirata a Prezzemolo la mascotte di Gardaland, nel 2004 Straffi riesce a vendere alla Rai una serie cartoon che ha per protagoniste sei fatine che studiano in una scuola di magia come Harry Potter, sono più glamour di Barbie e hanno fattezze e poteri simili alle eroine dei cartoon giapponesi come Sailor Moon. Di lì a poco il successo di Winx Club esplode in Italia e rapidamente negli altri paesi. Vendute in 130 nazioni le 3 serie tv di Straffi hanno creato un successo per il mondo dell’animazione italiana che non ha eguali.

 

Le effigi di Stella, Flora, Musa, Tecna, Aisha e Bloom sono state disegnate, stampate e apposte velocemente su tutto quello che si può mettere in vendita per un pubblico, per lo più femminile, che va dai 3 ai 13 anni. Non solo abiti, bambole e libri, ma linee di cartoleria e dolci, accessori di tutti i tipi, naturalmente serie di dvd (oltre 10 milioni i pezzi venduti nel mondo) e un musical che è stato visto da 300mila spettatori. Il tutto per un giro d’affari di licensing da 1,5 miliardi di euro. E in cantiere ora pare sia stato messo addirittura un parco a tema di divertimenti. E ora arriva prossimo nelle sale Winx Club-Il segreto del regno perduto, un film coprodotto da Rainbow e RaiFiction che per la prima volta finanzia del 10% un prodotto che non sia una serie per la tv. La pellicola che vede le sei fatine e i loro fidanzatini intenti a salvare il regno magico di Domino sarà distribuita nelle sale in più di 600 copie il 30 novembre da 01.

Cosa c’è dietro al segreto della Rainbow e delle Winx?
La voglia di competere con la grande animazione internazionale. Per noi l’uomo da battere è Pixar. Detto così possiamo sembrare impertinenti visto che questo è il nostro primo lungometraggio per il cinema, ma i compratori stranieri si sono complimentati con noi per il livello hollywoodiano di questa produzione. Perciò abbiamo anche scelto di uscire in sala a ridosso di Natale come fanno di solito le major con il loro film per le Feste.

Quanto tempo ha richiesto la lavorazione e qual è stata la sfida più grande?
Più o meno 2 anni e mezzo. Rifare in maniera tridimensionale tutto quello che si vede nella serie che è in 2D non è stato uno sforzo da niente, ma sicuramente gli aspetti più complicati da realizzare sono stati le chiome fluenti e i vestiti svolazzanti. Qualche art director aveva suggerito di far scorciare i capelli di tutte le protagoniste, ma sapevo che le spettatrici non avrebbero gradito. Ci siamo applicati ancora di più per far muovere chiome e acconciature in maniera naturale e non farle sembrare fatte di pelo o plastica. Sono stati creati dei dipartimenti ad hoc che chiamavamo scherzosamente ‘i parrucchieri’, e qualche animatore ha lavorato anche di notte. Tanto alla Rainbow abbiamo un sacco di divani letto.

Non crede che vestiti e trucco delle Winx siano eccessivi visto che le fatine vengono prese come modello anche da bimbe piccolissime?
No. Il loro look è solo un involucro fashion che ci è servito per accattivarci le simpatie delle spettatrici, ma non è mai volgare né esagerato. Del resto noi puntiamo su grandi temi e messaggi come famiglia, amicizia, onestà e fiducia in se stessi.

Vestiti sgargianti a parte, che cosa piace tanto delle fatine?
Nascono da un mix che fonde stile europeo e produzione animata giapponese. In più la struttura narrativa dei singoli episodi va al di là dell’autoconclusività. Noi tendiamo a creare una saga, una vera serie fiction come quelle per gli adulti.

Nel finale di “Winx Club-Il segreto del regno perduto” scopriamo che ci sarà un sequel al film.

E’ già in lavorazione e dovrebbe essere pronto per il 2010. Ma contiamo di fare una trilogia delle fatine. Contemporaneamente la Rainbow sta lavorando comunque ad altri progetti: la quarta serie per la tv delle Winx, Huntix, serie tv indirizzata ai maschietti e un film sulle Pixie, le piccole Winx. Poi c’è in cantiere un lungometraggio commedia scritto da Michael J. Wilson, lo sceneggiatore de L’era glaciale, ma questo è ancora un argomento top secret.

Valentina Neri
26 Novembre 2007

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