Laura Luchetti: “Innamorata della stop motion”

La regista romana è a Pesaro con il cortometraggio d'animazione Bagni, che andrà in onda su Studio Universal. Mentre a ottobre partono le riprese di Fiore gemello, suo secondo lungometraggio


PESARO – Riuscire a raccontare in 8′ e senza parole la storia di una vita intera, fatta di frustrazioni e povertà ma anche di sogni e di amore per il proprio lavoro. Accade in Bagni, il corto in stop motion di Laura Luchetti che la Mostra di Pesaro ha proposto al pubblico di Piazza del Popolo. Un corto estremamente fortunato, nato per scommessa, finanziato dal MiBACT grazie a un teaser, segnalato dai Nastri d’argento, selezionato da festival prestigiosi (tra cui il Tricky Women di Vienna e Cortinametraggio) e ora acquistato da Studio Universal che lo manderà in onda a partire dal 25 luglio alle 20,40. Per la regista romana si tratta della prima prova nel campo dell’animazione, un settore che sta molto a cuore alla Mostra di Pesaro, che più volte ha dedicato spazio e attenzione al lavoro degli animatori. Questa mattina il festival ha ospitato una tavola rotonda proprio sulla stop motion, coordinata da Bruno Di Marino, che ha definito questa tecnica “un baluardo di resistenza analogica al cinema digitale”. Adottata da tanti creatori, dal ceco Jan Švankmajer, considerato un maestro assoluto in questo campo, ai britannici della Aardman Animations fino all’americano Charlie Kaufman con Anomalisa, la stop motion è sembrata a Laura Luchetti il modo migliore per raccontare la vicenda dolce-amara di Lea, una signora di una certa età che tiene in ordine con impegno i bagni pubblici racimolando pochi spicci in un’intera giornata di fatica, tra stracci e spazzolone. “L’idea mi è venuta mentre ero in fila in un gabinetto, ho osservato questa signora e soprattutto mi sono concentrata su quel piattino dove qualcuno lasciava una moneta. Ho pensato ai sogni di questa donna e l’animazione mi è sembrato il modo giusto per raccontare il suo mondo interiore”.

Lavorare in stop motion è un po’ come tornare bambini.
E’ vero, è stato come giocare con una casa delle bambole, dove tutto è in miniatura, dalla carta igienica al secchio, ai vestiti di Lea. Tanto che mia figlia era sempre con me sul set ed è diventata bravissima.

Come è fatta Lea?
 
Lea è un pupazzetto di plastilina ricoperto di stoffa alto 25 cm. e viene animata all’interno di un set con arredi composti da miniature di oggetti reali, un vero e proprio lavoro artigianale creato e mosso dal duo Moonchausen (Lulu Cancrini e Marco Varriale). Volevo che si vedesse bene che era un pupazzo. Tra l’altro è molto delicata e rischia di sciogliersi con il caldo, avrebbe bisogno di stare con l’aria condizionata. Ce ne siamo accorti girando un piccolo video al Colosseo da mandare al Festival Flickers di Rhode Island, dove il nostro corto è stato selezionato tra seimila progetti. La partecipazione a questo festival ci permetterà di entrare tra i corti eleggibili per gli Oscar. 

Lei ama decisamente la favola, come ha già dimostrato nel suo primo lungometraggio Febbre da fieno.

Amo restare sul confine tra reale e irreale. Ma il mio prossimo film, Fiore gemello, sarà in parte diverso, molto duro, violento, se è una favola possiamo dire che è una favola cattiva. Tra l’altro l’avevo scritto prima di Febbre da fieno

Che storia racconterà?
La storia di due ragazzini che hanno perso l’innocenza e insieme trovano la forza per riacquistare il diritto al proprio futuro. Il film parte da un racconto vero di una bambina che aveva visto un cadavere all’età di tre anni e dal suo turbamento.

Chi sono i due protagonisti di Fiore gemello?
Un’adolescente italiana di 14 anni e un immigrato africano di poco più grande che ha visto la sorella morire in mare. Si incontrano e scappano dal mondo che li ha violentati, sono due anime perse in fuga.

Quando sono previste le riprese?
Girerò a ottobre, in questo momento stiamo cercando i due protagonisti, è un passaggio molto delicato perché saranno davvero i protagonisti assoluti. Cerchiamo una ragazzina con i capelli rossi e un ragazzo della Costa d’Avorio. A produrre il film sono io stessa, con la mia società Donkadillo e la Picture Show di Giuseppe Gallo

Ci saranno anche attori professionisti?
C’è Aniello Arena, l’attore scoperto da Matteo Garrone con Reality, nel ruolo del cattivo, una specie di orco. Gli adulti nel film sono ombre lunghe che si stagliano sul mondo dei ragazzini. E c’è Giorgio Colangeli, un fioraio che ha il potere di vedere il male nelle persone e nelle cose e per non vederlo si rinchiude nel suo negozio diroccato.

Tornerà a lavorare in stop motion?
Sì, voglio raccontare la storia di due pupazzi in un mondo di esseri umani dove tutto è a grandezza naturale. Sarà il mio prossimo film dopo Fiore gemello.

Leggi anche l’intervista di Cinecittà News alla regista all’Atelier di Cannes

Cristiana Paternò
06 Luglio 2016

Pesaro 2016

Pesaro 2016

Premio Lino Miccichè al francese Les Ogres

La giuria degli studenti, presieduta da Roberto Andò, ha assegnato dopo intense discussioni il Premio Lino Micciché per il miglior film del Concorso Pesaro Nuovo Cinema al francese Les Ogres di Léa Fehner, che ha vinto anche il Premio del pubblico. Assegnate anche due menzioni speciali all'italiano Per un figlio di Suranga Deshapriya Katugampala e al ceco David di Jan Tesitel

Pesaro 2016

Hard o art? A Pesaro il convegno sul porno al femminile

Hard o art? Maschile o femminile? Cinema o porno? La 52/a Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro ha ospitato la tavola rotonda sul Porno al femminile organizzata in collaborazione con la rivista 8 1/2 a partire dal suo numero sull'Italian Porn e dal cortometraggio di Monica Stambrini Queen Kong. La regista si è confrontata con i suoi attori - la pornostar Valentina Nappi e l'attore Luca Lionello - con la sex worker e attrice Jana Daniela e con lo studioso Sergio G. Germani, moderati dalle giornaliste Cristiana Paternò e Ilaria Ravarino con l'intento di comprendere un fenomeno in costante evoluzione e dai confini solo labilmente tracciati

Pesaro 2016

Queen Kong, regina di Pesaro

La folla dei grandi eventi ha accompagnato alla Mostra di Pesaro la prima di Queen Kong, il cortometraggio di Monica Stambrini, prima tappa del progetto collettivo "Le ragazze del porno". Dopo la proiezione applausi convinti e molte domande per la regista e i tre interpreti: Valentina Nappi, Luca Lionello e Janina Rudenska. E la pornostar Nappi lancia una sfida: "Mi piacerebbe un porno in 3D e immersivo"

Pesaro 2016

Violante Placido: “Il porno fa paura. Parola di Moana”

Violante Placido, in arte Viola, è alla Mostra di Pesaro in veste di cantante per il concerto di mezzanotte a Palazzo Gradari, prima tappa di un tour estivo. Mentre presto la rivedremo come attrice in 7 minuti, film corale sulla scelta di un gruppo di operaie per la regia del padre Michele. E sulle polemiche esplose qui al festival a proposito del porno d'autore di Monica Stambrini Queen Kong dice: "Penso che al cinema non debbano esserci limiti espressivi"


Ultimi aggiornamenti