Dean DeBlois e il pacifismo di Dragon Trainer 2

Apertura di TaorminaFilmFest con l’anteprima italiana di 'Dragon Trainer 2', sequel del fortunato film d’animazione targato Dreamworks. Il regista: “Sono attento al messaggio che il film comunica"


TAORMINA. Apertura del TaorminaFilmFest affidata all’anteprima di Dragon Trainer 2, sequel del fortunato film d’animazione targato Dreamworks uscito nel 2010 con un incasso pari a 495 milioni di dollari, presenti il produttore Bonnie Arnold e il regista Dean DeBlois, che ha scritto e diretto insieme a Chris Sanders il primo Dragon Trainer.
Il secondo capitolo della trilogia, tratta dalla serie di libri per bambini della scrittrice inglese Cressida Cowell, è uscito ieri nelle sale americane – con le voci di Jay Baruchel, Cate Blanchett, Gerard Butler, America Ferrera, Jonah Hill, Christopher Mintz-Plasse, Kristen Wiig, Craig Ferguson, T.J. Miller e David Tennan – e in quelle italiane arriverà il 16 agosto sempre con 20th Century Fox.
In Dragon Trainer 2 ci troviamo cinque anni dopo che il giovane eroe vichingo Hiccup ha fatto amicizia con un drago ferito, evento che ha cambiato per sempre il rapporto tra gli abitanti di Berk e gli sputafuoco. Ora vichinghi e draghi vivono pacificamente fianco a fianco nella fantastica isola che è diventata il paradiso dei draghi. Ma l’inseparabile duo, Hiccup e il suo leale drago Sdentato, dovrà proteggere la pace, salvare il futuro degli uomini e dei draghi dal potentissimo Drago, che intende conquistare il potere con l’aiuto del cacciatore di draghi Eret.

Dean DeBlois come si è imbattuto con questa trilogia?
Dreamworks aveva comparto i diritti dei 12 libri e provato in un primo tempo a realizzare un film fedele al primo volume e pianificato in tre anni e mezzo di lavorazione. Al secondo anno hanno ritenuto che la storia fino allora prodotta fosse troppo esigua e hanno licenziato sceneggiatore e regista. Io e Chris Andersen abbiamo riscritto dalla prima all’ultima pagina, mantenendo soltanto l’ambientazione tra vichinghi e draghi.

Nel frattempo Dreamworks cosa vi chiedeva?
Jeffrey Katzenberg ci aveva detto che il film doveva avere come nucleo centrale il rapporto padre e figlio, l’eterno scontro tra Davide e Golia e infine un’atmosfera, un tono alla Harry Potter.

Dragon Trainer 2 ha un esplicito rimando pacifista? 
Sicuramente cerco di essere attento al messaggio che il film comunica, evitando però i toni predicatori. Così il giovane protagonista Hiccup precorre i tempi, perché è l’artefice di una coesistenza pacifica tra uomini e draghi. Lui dà l’esempio e capisce che entrambi possono convivere; ha la tenacia e la pazienza per far cambiare idea a chi è convinto che tra i due abitanti della Terra vi sia solo guerra. Del resto la conoscenza dell’altro è una condizione per risolvere i conflitti.

L’avido Drago le ricorda qualcuno?
Mi fa pensare all’atteggiamento di quei leader politici che fondano il loro potere e consenso sulla paura del diverso, del nemico brutto e sporco.

E’ stato più complicato lavorare sull’intreccio narrativo del sequel?
Da questo punto di vista è stato tutto più facile con il primo film, o meglio capitolo, perché Hiccup aveva bisogni semplici: l’affetto del padre, il rispetto della città, l’amore della ragazza. La difficoltà di questo secondo capitolo è stata quella di non rendere problematico il personaggio di Hiccup e di mantenere la sua valenza universale.

Nel frattempo il nostro eroe è diventato più grande…
E si trova davanti a un bivio. Non è più un ragazzino spensierato, è alla soglia dell’età adulta, ma non ha capito chi è, deve ancora scoprirlo, andando contro le pressioni e le aspettative della famiglia e della società.

Non crede che negli ultimi anni il pubblico dei cartoon sia meno ‘innocente’?
Non so se è avvenuto un cambiamento del pubblico. In ogni caso ho voluto dare più credito ai bambini e ai ragazzi, nel senso che sono convinto che riescano a sopportare esperienze più forti raccontate dal cinema. Ho deciso così di andare oltre le convenzioni del cartoon, puntando a una trilogia coraggiosa e forse rischiosa.

Nel primo episodio Hiccup perde una gamba…
E avevamo timore che questo evento potesse allontanare il pubblico e invece la reazione è stata di chi accetta e capisce che una storia come quella di Hiccup mette insieme momenti sia esilaranti sia commoventi. E poi non dimentichiamoci che il pubblico dei cartoon è fatto anche di grandi.

Quali cartoon ha amato quand’era bambino?
I primissimi film della Disney con Dumbo, Bambi, Pinocchio e soprattutto ricordo di più i momenti tristi  e meno quelli divertenti: la morte della mamma di Bambi, la mamma di Dumbo mentre culla il suo elefantino dietro le sbarre. Ma un film, non un cartoon, che ho amato molto è Star Wars e poi L’impero colpisce ancora, che ritengo il migliore sequel al mondo. E’ in fondo un modello a cui rifarsi, in particolare nell’equilibrio tra i vari elementi.

Qualche anticipazione del prossimo e ultimo film di questa trilogia, atteso nel 2017?
Per questo terzo atto conclusivo, non li chiamerei episodi, mi sono ispirato all’ultimo libro della scrittrice. Vedremo che cosa è successo sia ai draghi ora che non esistono più sia a Hicup che è diventato il saggio capo della tribù vichinga ma ha perso il suo amato drago.

  

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