Europa Creativa, un anno dopo

Tutte le novità del programma che ha mandato in pensione Media 2007 sono state illustrate agli operatori nell'incontro organizzato da Creative Europe Desk Italy, Media con The Business Street


ROMA. Il programma Media sostiene l’industria europea del cinema e dell’audiovisivo dal 1991 anno in cui ha iniziato a supportare sviluppo e distribuzione di migliaia di film, attività di formazione, festival e progetti di promozione in Europa e nel mondo. Conclusosi lo scorso anno, Media 2007-2013 è stata la quarta generazione del programma con un budget di 775 milioni di euro e 33 paesi partecipanti: in quei 7 anni l’Italia ha complessivamente ricevuto oltre 57 milioni di euro. Da quest’anno è entrato invece in funzione Europa Creativa, il nuovo programma UE a sostegno dell’industria audiovisiva e dei settori culturali e creativi fino a tutto il 2020.

Per fare il punto tra passato e futuro del supporto Media si è svolto a Roma, nell’ambito di The Business Street, l’incontro ‘Europa Creativa: un anno dopo’, organizzato e voluto proprio dal mercato del film del Festival di Roma e il Desk Media italiano ormai intitolato anch’esso Europa Creativa.
Il budget complessivo del programma è di 1,46 miliardi di euro ripartito fra: Media cui va il 56%; Cultura con il 31% e Sezione transettoriale con il 13%.
Come spiegato prima da Enrico Bufalini di Istituto Luce Cinecittà, coordinatore di Europa Creativa del Desk Media italiano, e poi da Giuseppe Massaro, a capo del Desk nella sede romana, cui è spettato il compito di raccontare nel dettaglio cifre e punti chiave del programma, la sezione transettoriale comprenderà uno strumento finanziario di accesso al credito che entrerà probabilmente in funzione dal 2016.

A sostenere l’industria europea del cinema e dell’audiovisivo c’è quindi il sottoprogramma Media la cui dotazione è di 824 milioni di euro. L’obiettivo di fondo non è cambiato: il programma interviene con contributi diretti a fondo perduto tramite bandi. A poter partecipare sono 28 paesi UE più Islanda e Norvegia più Bosnia Erzegovina e, in parte, la Georgia, ma è previsto un ulteriore allargamento con i paesi confinanti con l’Unione nei prossimi 7 anni.
Centrale rimane il sostegno di Media alla formazione per rafforzare le competenze dei professionisti: le azioni europee sono finalizzate all’acquisizione del know-how, mentre quelle internazionali all’accesso dei professionisti europei in reti internazionali e facilitare la cooperazione.
Il co-finanziamento per queste attività non può superare il 60% dei costi eleggibili per le azioni europee e l’80% per quelle internazionali.

Altro asset è quello dei sostegni per i produttori che si può richiedere in 3 modi: sviluppo per singoli progetti, destinato a società legalmente costituite almeno da 12 mesi, con un contributo da 25mila a 60mila euro. Lo sviluppo di un Catalogo di progetti, cosiddetto Slate Funding, composto da un minimo di 3 opere e rivolto a società con 36 mesi di attività almeno, non può superare il 50% dei costi eleggibili. Tetto massimo 200mila euro.

C’è poi il sostegno alla produzione di opere tv, qui i parametri cambiano a seconda del prodotto: il cofinanziamento non può superare 12,5% dei costi eleggibili fino ad un massimo di 500mila euro per fiction e animazione, mentre è il 20% dei costi eleggibili fino a 300mila euro per i documentari creativi. Infine per le serie di fiction con almeno 10 milioni di budget, il contributo può arrivare ad un massimo di 1 milione di euro.

Grande novità introdotta da quest’anno è il bando dedicato ai videogiochi. Due le tipologie del bando: sviluppo del concept e realizzazione del prototipo.
Cruciale il ruolo della distribuzione e della circolazione dei film europei fuori dall’Unione. Un obiettivo perseguito con 3 diversi interventi: Sostegno automatico alla distribuzione in sala di film europei non nazionali, cioè prodotti in un territorio diverso da quello in cui vengono distribuiti, con contributi variabili tra 40% e 60% dei costi eleggibili; Sostegno selettivo alla distribuzione cinematografica di film europei non nazionali.
Per questo bando bisogna essere almeno in 7 distributori di paesi diversi che vogliano distribuire uno o più film recenti e non nazionali. I contributi variano da 2.800 euro a 150.000. Viene anche considerato poi il Sostegno agli agenti di vendita attraverso un fondo a loro destinato da reinvestire in nuovi film europei non nazionali.

Con Europa Creativa si dà inoltre molta più importanza alle nuove tecnologie e al mezzo digitale, basti pensare che anche per presentare le varie domande è stato mandato in pensione l’invio di materiale cartaceo a favore del più rapido invio telematico. Non potevano dunque mancare schemi di finanziamento a favore della distribuzione On Line, in particolare il sostegno a  piattaforme europee VOD; creazione di cataloghi digitali; aiuti a progetti che sperimentino l’uscita simultanea o quasi su piattaforme, sale e canali tv (contributi tra il 40% e il 50%).
New entry sono pure i fondi di coproduzione internazionale che si potranno richiedere per progetti con paesi terzi attivi da almeno 12 mesi. Il fondo dovrà essere utilizzato da una società con base in uno dei paesi membri e servire per la realizzazione di un prodotto con sfruttamento cinematografico. Il contributo può arrivare all’80% con tetto di 400mila euro.

Grande attenzione è dedicata anche alla promozione dei progetti finiti, diventati finalmente opere audiovisive. Europa Creativa sostiene 2 linee di intervento: la prima Accesso ai mercati destinata a produttori e distributori, la seconda Film Festival al pubblico.
Per Accesso ai mercati si sono pensate operazioni di B2B con accesso ai mercati fisici degli operatori, ma anche strumenti per la creazione di database di programmi europei e/o di professionisti, così come attività di networking (contributi tra 60% e 80%).
Per quanto riguarda il sostegno ai Film Festival (B2C) invece è necessario che una manifestazione programmi almeno il 70% di opere europee o il 100% di lungometraggi europei. Il contributo a forfait varia da 19mila a 75mila euro.

Altra novità, oltre ad essere una priorità trasversale per tutto il programma, è quella dell’Audience Development e Film Literacy. Europa Creativa sosterrà eventi volti ad aiutare lo sviluppo di un nuovo pubblico, ovvero progetti incentrati sulla programmazione di film europei non nazionali importanti e di successo.
Quanto all’alfabetizzazione cinematografica, che punta soprattutto su un pubblico giovane in età scolare, saranno sovvenzionati progetti con una cooperazione tra iniziative di alfabetizzazione in Europa per migliorare l’efficienza di tali operazioni. Resta, infine, il sostegno alle sale con uno schema rivolto a network con almeno 100 cinema dislocati in 20 paesi di Media. 

Valentina Neri
17 Ottobre 2014

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