TorinoFilmLab, viaggio nel mercato delle coproduzioni

Il 7° Meeting Event si è concluso ieri con la premiazione. Culmine di uni incontro di tre giorni denso di appuntamenti professionali a cui hanno partecipato 200 produttori e 43 progetti


TORINO – E’ una realtà consolidata il TorinoFilmLab. Il 7° Meeting Event si è concluso ieri con una premiazione dentro al Museo del Cinema e una festa notturna. Culmine di un incontro di tre giorni denso di appuntamenti professionali a cui hanno partecipato 200 produttori da tutto il mondo e 43 progetti. Al cuore dell’evento i pitching in cui vengono presentate in poche parole idee di film sviluppati grazie ai vari programmi del TFL: i migliori vengono sostenuti con fondi di produzione e altri premi. Da quest’anno ci sono anche il TFL Distribution Award – dedicato all’implementazione di strategie innovative per il raggiungimento del pubblico al momento della distribuzione – e il Digital Production Challenge II Award promosso da Focal Resource.

“E’ stata un’esperienza stimolante – ci ha detto Claudia Bedogni di Satine Film – per una distributrice come me è importante entrare a contatto con i progetti nella prima fase di ideazione e devo dire che viene anche voglia di coprodurre, anche perché questo è un tema su cui noi italiani siamo un po’ carenti. Le coproduzioni minoritarie sono poco sostenute nel nostro paese, a differenza di altre realtà europee, come l’Olanda o i paesi scandinavi che hanno leggi più adeguate”.

Savina Neirotti, direttore e anima del TFL, ci ha spiegato: “Riceviamo 500 application e possiamo prendere una quarantina di progetti. Possiamo contare su 1 milione e 100mila € di budget, che viene al 30% da Creative Europe, per il 20% da 15 partner internazionali e per il 50% dalla Regione Piemonte, dal Comune di Torino e dal MiBACT”.  

Nell’ambito del programma FrameWork sono stati presentati 9 progetti in cerca di co-produzione. C’era anche una giuria internazionale, presieduta da Alberto Barbera, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino (oltre che della Mostra di Venezia), e formata da Álvaro Brechner (Uruguay), sceneggiatore, regista e produttore di Mr. Kaplan, candidato a rappresentare l’Uruguay nella corsa agli Oscar e nato proprio grazie al sostegno del TFL; Doreen Boonekamp (Olanda), direttrice del Netherlands Film Fund; Marta Donzelli (produttrice Vivo Film con titoli come Imatra di Corso Salani e Via Castellana Bandiera di Emma Dante); la francese Sophie Mas (produttrice di Frances Ha di Noah Baumbach). La giuria ha suddiviso il premio di 160mila € in tre Production Awards: a Popeye di Kirsten Tan (Singapore/Tailandia) – € 60.000; Hunting Season di Natalia Garagiola (Argentina) – € 50.000 e The Wound di John Trengove (Sud Africa) – € 50.000.

E’ stato assegnato anche un Audience Award (€ 30.000) votato da tutti i decision maker presenti al Meeting Event tra i progetti FrameWork, che è andato a Kodokushi di Janus Victoria (Filippine/Giappone).

Altri premi. Il TFL Distribution Award (€ 43.000) assegnato a Eilon Ratzkovsky di July August Production, produttore di Mountain di Yaelle Kayam (Israele); l’ARTE International Prize (€ 6.000) – assegnato da ARTE France Cinéma a uno dei progetti Script&Pitch, a Home di Fien Troch (Belgio); il Post-Production Award EP2C assegnato a un progetto FrameWork, che permette al produttore di partecipare a un workshop sulla post-produzione, a Phaedra Vokali di Marni Films (Grecia), produttrice di Pigs on the Wind; il Les Arcs Coproduction Village Prize che consiste nella selezione automatica all’Arc 1950 Coproduction Village di uno dei progetti Script&Pitch, AdaptLab o FrameWork, assegnato a The Voice di György Pàlfi (il regista ungherese che fa parte della giuria di Torino 32) e Gergo Nagy (Ungheria). Inoltre il Digital Production Challenge II Award, promosso da Focal Resource, consiste nella partecipazione al workshop DPC II, è stato assegnato a un progetto Script&Pitch, l’italiano Viaggio a ritroso di Pietro Marcello e Alfredo Covelli, storia di un tombarolo che fa una scoperta talmente importante da essere inseguito dalla criminalità organizzata che ormai controlla i ritrovamenti nelle tombe.

Tra i film nati sotto l’egida del TFL anche Mercuriales di Virgil Vernier (nella foto), in concorso a Torino 32, mentre nel 2015 entreranno in produzione ben 30 film passati per il mercato di coproduzione torinese. E tra le creature del Lab ci sono titoli di grande successo come Lunch Box, La bicicletta verde e Salvo

Cristiana Paternò
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