Regione Lazio per il cinema: fondo triennale di 45 milioni e rilancio della Festa di Roma

Davanti a una platea affollata il presidente Zingaretti ha affermato che “l’audiovisivo è un pilastro del modello di sviluppo regionale e richiede una politica che metta in campo attori diversi "


ROMA. In una Casa del cinema affollatissima si è svolta l’iniziativa promossa dalla Regione Lazio e dalla Roma Lazio Film Commission che ha visto dialogare i vari soggetti del mondo del cinema con il presidente della Regione Nicola Zingaretti. A due anni dal suo insediamento Zingaretti ha ricordato che “l’audiovisivo è un pilastro del modello di sviluppo regionale e richiede una politica che metta in campo attori diversi con un unico indirizzo”.
In questo scenario si collocano le azioni intraprese: il Fondo regionale che prevede 45 milioni in 3 anni; i 3 milioni per la digitalizzazione delle sale e i 650mila euro per sale d’essai e parrocchiali;  l’internazionalizzazione del prodotto cinematografico (Marocco, Cuba, Argentina e Brasile), con l’obiettivo di 50 mln. tra fondi regionali ed europei; un bando a ottobre di 5 milioni per aziende impegnate nella coproduzione internazionale; i 13 progetti pilota sull’audiovisivo under 35; il rilancio della Festa di Roma con l’integrazione tra cinema e fiction e una nuova squadra al comando.

E infine il rientro della Regione nella Fondazione Roma Lazio Film Commissioncome struttura di coordinamento delle opportunità regionali per il cinema e l’audiovisivo, che per la prima volta, come sottolinea il presidente Luciano Sovena, interagisce con gli assessorati dello Sviluppo Economico e quello della Formazione e Cultura. La Roma Lazio Film Commission ha poi fornito assistenza alle produzioni straniere di Spectre-007, Ben Hur e Zoolander 2, e ha inoltre svolto attività formativa, come il progetto ‘Torno subito’ che offre agli studenti laziali l’opportunità di un’esperienza formativa all’estero. L’iniziativa Italian Film Boutique presenta invece un’accurata selezione di titoli recenti ai professionisti internazionali.

Da Francesca Cima (presidente sezione Produttori Anica) è venuta la proposta di uno sportello o di un tavolo unico e permanente dell’audiovisivo che veda tutti i soggetti della filiera dell’audiovisivo affrontare insieme i vari temi e problemi. Andrea Occhipinti (presidente sezione Distributori Anica) ha posto l’accento sugli sforzi comuni per l’internazionalizzazione del prodotto e soprattutto sull’impegno comune per dare vita al nuovo mercato dell’audiovisivo della Festa di Roma. “Il nostro obiettivo è creare un nuovo soggetto che coinvolga, oltre ai film, le serie tv, i documentari, il web e i videogiochi, che raccolga insomma tutte le anime del settore audiovisivo. Un mercato che si collochi tra i festival di Toronto e Berlino, con una vocazione europea”, ha concluso Occhipinti.

Nicola Borrelli, responsabile DG Cinema, ha sottolineato la sinergia positiva tra MiBACT, e Regione Lazio. Giuseppe Tripoli, della Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi, ha ricordato l’impegno del MiSE, insieme a Regione Lazio e Luce Cinecittà, perché il settore audiovisivo sia parte integrante del made in Italy.
Numerosi gli altri interventi: Francesco Ranieri Martinotti (Anac) sulla criticità delle sale e sulla necessità di incentivi per gli sceneggiatori; Giorgio Ferrero (presidente Anec Lazio) e Carlo Bernaschi (presidente Anem) sull’urgenza di completare la digitalizzazione delle sale e sulla necessità di una programmazione estiva; Luigi Abete (presidente Italian Entertainment Group) sui parchi a tema e sulla situazione di Cinecittà Studios, dove è atteso Diabolik il cui set è previsto ai primi del 2016.; Francesco Bruni (presidente 100autori) sulle modifiche deei meccanismi automatici del fondo regionale.
Sono anche intervenuti Agnese Fontana (presidente Documentaristi italiani), Verdiana Bixio (APT), Laura Delli Colli (in qualità di componente del CdA di Fondazione Cinema per Roma) e Mario Perchiazzi (CNA Roma). Cristina Priarone (DG Roma Lazio Film Commission) ha letto infine un messaggio di Piera Detassis, in qualità di presidente della Fondazione Cinema per Roma.

Da segnalare la protesta silenziosa, in sala, di alcuni lavoratori degli Studios di Cinecittà, con t-shirt ‘Liberiamo Cinecittà’ prima e durante l’intervento di Abete e poi spiegata con la lettura del testo di un volantino distribuito all’uscita della sala. 

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