Da Maradona a Udo Kier, tutte le star sommerse del Marché

Mentre il Festival sta per chiudere i battenti vi proponiamo un viaggio tra le curiosità del mercato, tra queste due documentari su Charlie Hebdo e uno su Diego Armando Maradona


CANNES – C’è un mondo sotterraneo, a Cannes. Al Palais du Festival, piano meno uno, si trova un labirinto di stand, tappezzato di locandine e pullulante di sales agents, manager, distributori, produttori, persino qualche regista speranzoso. E’ il Marchè du Film, che anche quest’anno ha vantato non poche chicche. Vediamo quali sono state le tendenze.

TEMI SCOTTANTI. Attesissimo An Open Secret di Amy Berg, documentario choc sui retroscena più inquietanti di Hollywood, tra abusi sessuali e pedofilia. Dietro la macchina da presa la già nominata all’Oscar per Deliver Us from Evil Amy Berg. Si raccolgono le testimonianze di ex enfant prodige, baby star e altri giovanissimi attori le cui vite, prima ancora che carriere, hanno subito un irrimediabile trauma proprio negli scintillanti studios americani. Il doc è valido e coraggioso, volano accuse e si fanno nomi e cognomi, tra cui quello del regista Brian Singer di X-Men, a conoscenza, secondo il doc, di abusi su minori.

ATTUALITA’ e TESTIMONIANZA: Due i documentari incentrati sull’attentato a Charlie Hebdo. Di uno, Cavanna He was Charlie, vi proponiamo un approfondimento in esclusiva (clicca qui per leggere l’articolo). Si tratta di un documentario nato cinque anni fa per ricordare la figura di Francois Cavanna e insieme mostrare l’importanza dell’esistenza di giornali satirici. L’altro, invece, si intitola I am Charlie, di Daniel e Emmanuel Lecont, ed è stato realizzato due settimane dopo l’attentato. Il primo titolo era Morti per la Francia, così i registi: “Le vittime erano in prima fila per difendere ciò a cui tutti teniamo: libertà di parlare, libertà di ridere, anche a costo di morirne”.

HOLLYWOODLAND. Non sono mancati i nomi di star hollywoodiane, come Nicolas Cage e Elijah Wood, che con la produzione di Saeculum e Hassell Free Production hanno proposto The Trust. Nel film interpretano due poliziotti corrotti, e con loro nel cast ci saranno anche Jerry Lewis e Jim Stone. A dirigere, due registi esordienti: Ben e Alex Brewer. Abbie Cornish e Dermot Mulroney sono invece protagonisti del thriller Lavander, diretto da Ed Gass-Donnelly e coprodotto dall’italiana Ambi Pictures. Cornish si calerà questa volta nei panni di una fotografa che, in seguito ad un brutto incidente, perde la memoria. E inizieranno a circolare foto che suggeriscono una sua responsabilità in merito alla morte di una famiglia che lei stessa non sa di avere.

CAMPIONI E ARTISTI. Se un Maradona appesantito è apparso nell’ultimo film di Sorrentino Youth – e c’è stato anche chi ha pensato che fosse il vero Pibe de oro – un altro Maradona era al mercato: I am Diego Maradona, scritto e diretto dall’iraniano Bahram Tavakoli, classe ’76. Una storia familiare, curiosa, che nasce da un matrimonio sbagliato e coinvolge due famiglie nel tentativo di risolvere una serie di molteplici problemi a catena. Dal calcio all’arte vera e propria: Arteholic è il film di Herman Vaske sull’attore Udo Kier, che vanta nel cast nomi come Lars von Trier. Così Der Spiegel: “E’ un viaggio nell’ego divertente e parecchio folle”. L’ego è, appunto, quello di Kier, veterano della Factory di Warhol, interprete per Von Trier a più riprese, che nel film viene curiosamente descritto, come svela il titolo stesso, arte-dipendente. 

Claudia Catalli
23 Maggio 2015

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