Coen: “Non c’erano premi per tutti”

Lapidaria la risposta dei presidenti di giuria a Cannes in seguito all’inevitabile domanda sulla mancata premiazione di almeno uno dei tre film italiani in concorso


CANNES – Secca l’espressione dei Fratelli Coen, presidenti di giuria a Cannes, in risposta all’inevitabile domanda sulla mancata premiazione di almeno uno dei tre film italiani in concorso, tutti apprezzati da buona parte della critica e del pubblico. “Non c’erano premi per tutti, altrimenti li avremmo dati”, dicono, mentre tra i giurati è l’attrice Rossy De Palma a segnalare di essere rimasta impressionata dalla performance di Giulia Lazzarini in Mia madre. “Del resto – dice l’attrice – sono particolarmente attratta dai ruoli secondari”. Guillermo Del Toro sottolinea: “è forzato volerci portare a dire che abbiamo scelto un film rispetto a un altro a seconda della nazionalità. Abbiamo solo premiato il cinema. Il concorso di per sé è un concetto imperfetto e dunque lo saranno anche i premi. Abbiamo fatto il meglio che potevamo”.

Desta anche perplessità la premiazione di Emmanuelle Bercot come attrice (per Mon roi), ex aequo con Rooney Mara per Carol, dato che Mara nel film faceva coppia con l’altrettanto brava Cate Blanchett. Ma anche qui i Coen glissano: “Le regole sono regole, se avessimo potuto premiare tre attrici l’avremmo fatto. Il festival non prevede premi per le attrici non protagoniste, e questo è quanto”. Confermano l’unanimità dei giurati sulla premiazione di Audiard con la Palma e scherzano invece sul loro rapporto e sulla particolarità di avere due presidenti di giuria: “quando lui diceva sì, io dicevo no”. Todd Haynes, regista di Carol, non sembra comunque esserci rimasto troppo male: “Essere al festival è già un onore. Sicuramente Cate merita ogni bene per le sue doti d’attrice – commenta alla conferenza stampa dei premiati, dove ritira il premio per Mara che non può essere presente – ma ora la nostra maggiore curiosità è vedere come il film sarà accolto dal pubblico”. Emozionata invece Bercot, che forse non si aspettava il premio, e non fa che sottolineare che lo ha vinto “solo grazie a Maiwenn che mi ha scelta e a Vincent Cassel che è stato uno straordinario partner nel film”.

Vincent Lindon è invece il vincitore della controparte maschile del premio, per La loi du Marché, e appare visibilmente toccato soprattutto per la presenza dei Coen, “cineasti che stimo profondamente, non per la loro fama, ma per la loro capacità di comprendere il cinema. Sapere che per un’ora e mezza sono stati concentrati a osservare la mia performance mi da i brividi. Ci sono cose che noi stessi non sappiamo di avere dentro. Per questo esiste la psicologia. A volte gli scrittori non si rendono conto di quello che stanno scrivendo, e lo stesso è il cinema. Di tante cose di me mi rendo conto a posteriori, durante le interviste. Ma girando il film io non sapevo di poter essere così espressivo senza parlare, né di stare così bene coi baffi. Il cinema è una cosa importante, esisteva prima di Internet e degli smartphone”.

Al vincitore della Palma Jacques Audiard viene chiesto se i recenti fatti di cronaca in materia di immigrazione – in particolare quelli accaduti in Italia – possano secondo lui aver spinto la giuria a scegliere il suo film (che parla appunto di questi drammi) e se secondo lui la pellicola può portare a qualche riflessione in merito: “personalmente – dice – credo che una riflessione sociale sia importante, ma io ero più interessato a un altro tema, quello dell’”altro”. Come lui percepisce noi e come noi percepiamo lui. Come vediamo queste persone che ci vendono le rose nei ristoranti, come possiamo rapportarci a loro. Spesso nemmeno li guardiamo, ma mi interessava immaginare la loro storia”. E dopotutto, il film, molto duro, ha un inaspettato ‘happy ending’. “E’ l’accettazione da parte del protagonista del suo vero desiderio, che coincide finalmente con quello della sua donna”, conclude il regista, chiudendo il Festival con una nota di speranza. Ma non per gli italiani, che sono rimasti a secco.

Andrea Guglielmino
24 Maggio 2015

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