Mr. Wolf al Quirinale

"Uscire dalla crisi non è facile, signor Tarantino anche se ci prestasse il suo Mr. Wolf, neppure lui riuscirebbe da solo a risolvere tutti i problemi", ha detto il presidente Sergio Mattarella


“Uscire dalla crisi non è facile, signor Tarantino anche se ci prestasse il suo Mr. Wolf, neppure lui riuscirebbe da solo a risolvere tutti i problemi”. L’ha detto il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, rivolgendosi a Quentin Tarantino nel corso della tradizionale udienza per i David di Donatello che si è svolta questa mattina al Quirinale. E il regista ha replicato: “E’ stata una vera sorpresa che l’abbia citato. Non me l’aspettavo. Chissà, potrei tornare sul personaggio”.

Tarantino è venuto a Roma per ritirare i due David che gli erano stati assegnati, ma non consegnati, per Pulp Fiction (miglior film straniero 1995) e Django Unchained (miglior film straniero 2013). Li riceverà stasera nel corso della cerimonia di premiazione della 59ª edizione dei David, in diretta su Rai Movie alle 19 dal Teatro Olimpico di Roma e in seconda serata, dopo le 23, su Raiuno. Il regista, parlando con i giornalisti, ha raccontato: “Ho fatto 18 ore di aereo per essere qui, lo faccio per i miei fan italiani. Da ragazzo ero attratto dal cinema italiano, in particolare da quello di genere, e ora con questo vostro riconoscimento il cerchio si chiude”. Il cineasta ha appena finito di montare The Hateful Eight, che molti danno per sicuro alla Mostra di Venezia. “Si tratta di un western vicino al western italiano, anche se non vuole esserne una copia – ha detto Tarantino – di sicuro non è un film alla John Ford o alla John Wayne”. The Hateful Eight uscirà negli Usa a Natale e in Europa a inizio 2016. Il cineasta ha aggiunto, indicando i saloni del Quirinale, “questa è una location perfetta per girarci un film, amo questi ampi spazi”. Poi è uscito lasciandosi fotografare dai molti turisti americani, piuttosto sorpresi di vederlo a Roma.

Il Presidente della Repubblica nel suo intervento ha sottolineato come nonostante la pesante crisi del settore, siano state realizzate opere di grande valore. Poi ha posto l’accento sui mestieri del cinema, un’eccellenza del made in Italy; sui provvedimenti assunti dal governo, dal tax credit che ha favorito l’incremento delle produzioni estere nel nostro Paese, alla difesa delle sale storiche: “i tanti ‘cinema Paradiso’ da rinnovare e aprire anche al pubblico più giovane”. Mattarella ha poi ricordato le difficoltà nella distribuzione e ha esortato le tv italiane a fare sistema, sostenendo  i film di produzione nazionale, “e a trasmetterli nelle fasce orarie più idonee per incontrare il grande pubblico”.
Il pensiero è poi andato a Francesco Rosi e Virna Lisi, al loro genio artistico e grande professionalità. In chiusura del discorso un riferimento alla corruzione e all’egoismo, incapace di riconoscere l’interesse comune, contro i quali la cultura è un antidoto.

“Cinema e cultura, ne sono sicuro, accompagneranno, e sosterranno, la ripresa e il nuovo sviluppo del nostro Paese”. Tornano anche nell’intervento del musicista e compositore Nicola Piovani, a nome degli artisti lavoratori di cinema, le grandi difficoltà operative del settore, nonostante le quali si è risuscito lo stesso a produrre opere di eccellenza. “Pensate, se avessimo avuto una saggia politica culturale cosa avremmo potuto produrre”. E a chi ripete che il paese deve ripartire o sostiene che è già ripartito, Piovani ricorda che “la rinascita di un paese come l’Italia può partire solo da una rinascita culturale”.

”Ogni anno questo incontro è un occasione per parlare dello ‘stato del cinema italiano’” ha esordito il ministro di beni culturali e turismo Dario Franceschini e ha poi elencato le misure prese a favore del comparto cinema nel corso di un anno, nonostante la spending review: allargamento del tax credit e nuove regole per quello internazionale; aumento del Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), con 106 milioni al cinema, + 18% rispetto al 2014, a cui si aggiungono altri 36 milioni per i debiti pregressi; vincolo d’uso per le sale storiche e credito fiscale del 30% per la loro ristrutturazione; sostegno al documentario e agli autori under 35; rilancio di Cinecittà sia con la creazione del Museo del cinema e dell’audiovisivo finalizzato alla salvaguardia del patrimonio filmico esistente negli archivi Luce, del Centro Sperimentale e delle Teche Rai, sia con la produzione della fiction Rai negli studios di via Tuscolana.

Infine il ministro ha ricordato che l’Italia è in prima linea nella battaglia europea per l’eccezione culturale. Proprio oggi ha indirizzato una lettera ai ministri della cultura francese e tedesco “per avviare una strategia comune, non solo difensiva, che permetta all’Europa di acquisire una posizione forte sul mercato internazionale, a cominciare dalla creazione e dal sostegno a piattaforme digitali europee”.

 

David 2015

David 2015

David di Donatello: cambiano le date

I premi avranno prossimamente l'anno solare come periodo di valutazione dei film. Lo ha annunciato il presidente dell'Anec, Luigi Cuciniello, durante la conferenza stampa dei #Cinemadays

David 2015

Franceschini: “Film italiani in tv”

Il ministro commenta le parole del presidente della Repubblica: "Anche senza nuovi obblighi di legge dovrebbe bastare un po' di volontà di fare sistema. Per questo mi rivolgo a Rai, Mediaset, La7, Sky per chiedere di dedicare una prima serata ogni settimana ad un nuovo film italiano"

David 2015

Del Brocco sul David a Munzi

"Per Rai Cinema – dice Paolo Del Brocco – essere al fianco del miglior cinema italiano significa poter incidere positivamente sia nell’industria che nel modello culturale del nostro Paese, e come coproduttori della gran parte dei film selezionati e poi premiati dal David, pensiamo di aver svolto con successo il nostro ruolo al fianco e a sostegno dei produttori indipendenti"

David 2015

Anime nere fa il pieno di David (nel segno di Tarantino)

Quentin Tarantino, con il suo amore, da sempre dichiarato per il cinema italiano, e specialmente per il cinema di genere, è stato il nume tutelare di questa 59esima edizione del David di Donatello che ha incoronato, un po' a sorpresa, Anime nere di Francesco Munzi vincitore di nove statuette (miglior film, regista, canzone originale, produttore, fonico di presa diretta, fotografia, montatore, sceneggiatura, musicista). Il piccolo mafia movie, che aveva iniziato la sua corsa a Venezia, ha superato concorrenti più blasonati come Il giovane favoloso di Mario Martone che oltre al premio allo straordinario Elio Germano, ha conseguito tre premi tecnici (miglior truccatore, acconciatore, scenografo e costumista) e Mia madre di Nanni Moretti che ha riportato due riconoscimenti alle interpreti femminili, Giulia Lazzarini e Margherita Buy


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