Giornate degli Autori con Saura, Pamuk e Barba

20 film, di cui 8 opere prime e tra gli Eventi speciali il regista spagnolo che con Argentina torna alla musica e al ballo, il Nobel per la letteratura, suoi i testi di Innocence of Memories,


Le Giornate degli autori si presentano: 20 film, 15 paesi, 8 opere prime, 8 registe donne, e tra gli Eventi speciali  il regista Carlos Saura che con Argentina torna alla musica e al ballo, il Nobel per la letteratura Orhan Pamuk, suoi i testi di Innocence of Memories di Grant Gee, e il fondatore dell’Odin Teatret, Eugenio Barba,  protagonista di Il paese dove gli alberi volano di Davide Barletti e Jacopo Quadri. E ancora la Palma d’oro Laurent Cantet come presidente della giuria del Venice Days Award che mette a disposizione 20mila €; la musa della Nouvelle Vague, Agnès Varda al centro del progetto Women’s Tales realizzato insieme a Miu Miu.
E poi interpreti famosi come Luis Tosar, Miranda Otto, Sam Neill, Paul Ducet, Suzanne Clément, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Celia Rowlson Hall, Massimo Popolizio, Valentina Carnelutti, Roberto Bolle, Elio, Cristiana Capotondi.

Sono 11 i titoli del Concorso, oltre ai 3 italiani (leggi l’articolo): il thriller El desconocido di Dani de la Torre (Spagna), film d’apertura; La memoria de l’agua di Matías Bize (Cile); A peine j’ouvre les yeux di Leyla Bouzid (Francia/Tunisia/Belgio) sulle radici delle primavere arabe; Klezmer di Piotr Chrzan (Polonia), nell’anno della rivelazione ungherese a Cannes de Il figlio di Saul, un altro esordiente racconta l’Olocausto con toni inediti; la commedia indiana Island City di Ruchika Oberoi; Underground Fragrance di Pengfei (Francia/Cina), le memorie dal sottosuolo della Cina di oggi; Early Winter di Michael Rowe (Australia/Canada), l’incomunicabilità della vita reale nel gelo del Canada narrata dal vincitore a Cannes della Caméra d’Or e lo scorso anno al Festival di Roma.
Fuori competizione sono previsti: per la chiusura, The Daughter di Simon Stone, una saga australiana di famiglia; per una preapertura, l’1 settembre al Cinema Astra, in accordo con le Giornate, Storie sospese di Stefano Chiantini e il 6 settembre al cinema Giorgione, in collaborazione con la comunità ebraica di Venezia, il documentario Il ghetto di Venezia: 500 anni di vita di Emanuela Giordano.

Tra gli Eventi speciali, oltre a quelli già segnalati troviamo: Milano 2015, che reinterpreta il celebre predecessore di Ermanno Olmi, Milano ’83, con la radiografia di una grande città attraverso le visioni di registi come Walter Veltroni, Silvio Soldini, Giorgio Diritti  e degli esordienti Roberto Bolle, Cristiana Capotondi e Elio, cantante della celebre rock band demenziale Elio e le Storie Tese. Poi l’animazione Bangland, opera prima di Lorenzo Berghella, distribuita da Pablo, visione dell’America distopica dove Steven Spielberg è presidente e ha dichiarato guerra a uno staterello africano; Ma di Celia Rowlson Hall, coreografa e regista, pluripremiata performer americana.

I sogni del lago salato di Andrea Segre, viaggio nel Kazakistan segnato dal boom economico grazie al petrolio e al gas estratti, viene presentato a “Laguna Sud. Il cinema fuori dal Palazzo” un progetto speciale del regista e di Giorgio Gosetti che si articola in due località. A Chioggia dal 21 al 24 agosto sono in programma serate con film e storie delle precedenti edizioni delle Giornate degli Autori e a Pellestrina (presso l’antica Remiera di via Zennari ) dall’11 al 13 settembre in programma alcuni titoli dei Venice Days 2015.
Da segnalare gli incontri alla Villa degli Autori che affronteranno i seguenti temi: la proposta di legge di sistema dell’audiovisivo, la creatività femminile, “L’ora di cinema” nella scuola, “Le buone pratiche#2_Cinema e teatro: dissolvenze incrociate”, ‘Cantiere Venezia-le stagioni del cinema italiano”.
Oltre al Venice Days Award ci saranno: il premio del pubblico BNL, il Label Europa Cinemas, il Premio SIAE  all’innovazione del linguaggio audiovisivo e il Premio SIAE-Giornate degli Autori per un talento emergente.

Venezia 72

Venezia 72

The Fits vince lo Spirit Award

Il film di Anna Rose Helmer, realizzato nella 3a edizione 2014-15 di Biennale College-Cinema, vince lo Spirit Indipendent Award come miglior regista emergente

Venezia 72

Biennale in Brasile

Fino al 5 dicembre cinque titoli italiani dell'ultima Mostra circoleranno nelle città brasiliane, tra cui Sao Paulo e Rio de Janeiro, tra questi anche Per amor vostro di Giuseppe Gaudino, vincitore della Coppa Volpi per l'interpretazione di Valeria Golino

Venezia 72

Barbera confermato per il 2016

Il cda della Biennale ha prorogato il direttore della Mostra del cinema di Venezia grazie alla nuova normativa introdotta in estate

Venezia 72

Francesco Di Pace: “Opere prime italiane deludenti”

Il delegato generale della Settimana della Critica, a fine mandato, analizza lo stato di salute del nostro cinema in un'intervista al sito Quinlan. "Il cinema italiano è malato, malato di qualcosa che non lascia sviluppare quei talenti – che a questo punto non so nemmeno più se ci siano – che vogliono rischiare con dei film più coraggiosi. Penso che chi ha le idee si diriga verso altre forme, verso le web series ad esempio, e il cinema d’autore soffra un po’ dei soliti dilemmi". A breve il Sindacato nazionale critici cinematografici indicherà il nuovo delegato generale


Ultimi aggiornamenti