Quattro volte Tati

Quattro capolavori dell'attore e regista francese - Mon Oncle, Playtime, Le vacances de Monsieur Hulot e Jour de Fete - tornano sul grande schermo grazie a Ripley's


Chissà cosa avrebbe pensato Jacques Tati (1907-1982) degli iPhone e dei selfie? Il pensiero sorge spontaneo rivedendo Mon oncle, il suo film del 1958, Oscar come miglior film straniero e vincitore del Gran Premio della Giuria a Cannes, che oggi torna sul grande schermo. Ecco infatti una satira intelligente e a suo modo spietata, anche se sempre venata di tenerezza, delle tecnologie applicate alla vita quotidiana. La commedia mette infatti a confronto, con lo stile tipico dell’attore, mimo e regista francese, la vecchia Francia dei bistrot e dei mercatini, indolente e gaudente, e la nuova borghesia industriale agli albori del consumismo contemporaneo, prigioniera degli imperativi dell’efficienza e della produttività. Tati è Mr. Hulot, lo zio del titolo, portatore di anarchica fantasia nella vita del nipote, bambino costretto dai genitori, i ricchi signori Arpel, a una vita schematica e iperaccessoriata, dentro una villa trionfo dell’architettura contemporanea, dove tutto è ordinato e preordinato, tutto è comunicante e ogni cosa è facciata, a partire dalla fontana che viene attivata solo quando arrivano ospiti di riguardo. Clou della farsa è infatti la scena della festa in giardino, in cui il caos liberatorio di cui è portatore Hulot fa irruzione nel racconto con effetti esilaranti. Ma anche quella della fabbrica, con il tubo di plastica trasformato in salsicciotto dai goffi tentativi di Hulot di controllare la macchina, con echi evidentemente chapliniani. Un film amato, studiato e imitato nel corso del tempo da tanti autori, da Wes Anderson a Michel Gondry, dai Monty Python a Wim Wenders, che ancora oggi fa ridere e sorridere. 

Mon oncle – nella versione restaurata a cura di Les Films de Mon Oncle, la società fondata dalla figlia Sophie Tatischeff che conserva l’opera del cineasta – non è l’unico capolavoro di Tati a tornare in sala per iniziativa della Ripley’s Film. In collaborazione con Viggo la società riporta sul grande schermo nel corso del mese di giugno altri tre titoli: Playtime (1967), Les vacances de Monsieur Hulot (1953) e Jour de Fete (1949) con uscite scaglionate tra il 6 e il 27. “Un atto dovuto, un tributo filologico che vuole rendere giustizia all’opera di un artista visionario, un artigiano che, riallacciandosi alla tradizione della slapstick comedy e utilizzando la moderna tecnologia cinematografica, ha dato vita a una forma pura, a un meccanismo perfetto, uno spettacolo visivo senza uguali”, spiegano alla Ripley’s. “Hulot è l’eroe anarchico e senza tempo che negli anni ’60 e ’70 ha popolato i nostri sogni, un antieroe apocalittico a cui molto deve un certo cinema comico americano”, dicono ancora.

E per dirla con Tati, che il film inizi quando uscite dalla sala! 

Cristiana Paternò
30 Maggio 2016

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