La carriera di David Bowie ripercorsa attraverso preziose immagini d’archivio in David Bowie, l’homme cent visages ou le fantôme d’herouville di Christophe Conte e Gaetan Chataigner; la vita e l’opera di Frank Zappa raccontata da lui stesso nel documentario Eat that question di Thorsten Schutte e le scioccanti testimonianze delle madri di jihadisti in La Chambre Vide di Jasna Krajinovic. Sono alcuni dei documentari in programma alla 57/esima edizione del Festival dei Popoli – Festival internazionale del film documentario – presieduta da Marco Pratellesi e diretta da Alberto Lastrucci – che si terrà a Firenze dal 25 novembre al 2 dicembre tra il cinema La Compagnia, Spazio Alfieri e Istituto Francese.
Più di 70 le opere, in anteprima mondiale, europea o italiana, di cui 21 concorreranno all’interno della sezione Concorso internazionale e 6 parteciperanno al Concorso italiano. Sei i documentari italiani in concorso, tutti in anteprima mondiale: Castro di Paolo Civati, storia dell’omonima occupazione abitativa romana; Hotel Splendid di Mauro Bucci sulla vita di un gruppo di migranti provenienti dalle coste africane, ospitato presso una struttura per richiedenti asilo politico a Cesenatico; La prima meta di Enza Negroni sulla squadra multietnica di rugby composta dai detenuti della Casa Circondariale Dozza di Bologna; Mani nostre di Caterina Pecchioli, un’indagine sul rapporto degli italiani con la corruzione; Vergot di Cecilia Bozza Wolf su una famiglia di agricoltori di una valle alpina alle prese con l’omosessualità del figlio più giovane; Vita Nova di Danilo Monte e Laura D’Amore, diario dell’esperienza di fecondazione assistita vissuta dagli autori.
Tra le novità di quest’anno un focus sui rifugiati dal titolo Looking for Neverland, composto da 12 titoli, e la nuova sezione dedicata ai documentari musicali Hit Me With Music, 5 film per conoscere da vicino i protagonisti della scena musicale mondiale attraversando generi, paesi, epoche e generazioni.
Il festival sarà inaugurato da Elio Germano che presenterà il corto No Borders di Haider Rashid sulla vita quotidiana nei centri di accoglienza per migranti in Italia. A seguire la prima mondiale di Un altro me di Claudio Casazza, proiezione organizzata in occasione della Giornata mondiale contro la violenza con interviste ad alcuni condannati per reati sessuali del carcere di Bollate (Milano).
Tra gli oltre 60 ospiti del festival anche Valeria Bruni Tedeschi che presenterà la sua opera da regista dal titolo Une Jeune Fille de 90 Ans dedicato al ritratto delicato di un’anziana ammalata di Alzheimer e il documentarista israeliano Avi Mograbi al festival con il suo documentario Between Fences che racconta un’esperienza teatrale realizzata in un centro di detenzione nel deserto di Israele, vicino al confine con l’Egitto.
Ci saranno a Firenze anche i due cineasti a cui sono dedicate le retrospettive (entrambe per la prima volta in Italia): la franco-libanese Danielle Arbid e il brasiliano Sergio Oksman.
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