Alba Rohrwacher e lo “scriba”

Alba Rohrwacher, che qui a Torino riceverà stasera il Premio Cabiria dal Museo Nazionale del Cinema durante una cena di gala, è l’unico personaggio femminile del thriller La Mécanique de l'ombre


TORINO – Alba Rohrwacher, che qui a Torino riceverà stasera il Premio Cabiria dal Museo Nazionale del Cinema durante una cena di gala, è l’unico personaggio femminile del thriller spionistico franco-belga La Mécanique de l’ombre, opera prima  di Thomas Kruithof (già autore del cortometraggio Retention del 2013) in concorso al TFF. François Cluzet, contabile in una ditta, perde il lavoro a causa dell’alcolismo. Lo ritroviamo due anni dopo, ancora disoccupato, che frequenta gli alcolisti anonimi e passa le serate a fare puzzle in assoluta solitudine. La sua vana ricerca di un nuovo lavoro – tutti gli chiedono referenze che non può fornire – si interrompe quando riceve una strana proposta: un misterioso uomo d’affari, che ha avuto il suo nominativo dall’Ufficio di collocamento, gli offre 1.500 euro a settimana per trascrivere fedelmente, e senza fare tante domande, dei nastri su cui sono registrate intercettazioni telefoniche. Sarà una sorta di scriba, silenzioso, discreto, inappuntabile, ligio alle regole poste dal datore di lavoro: non fumare, rispettare l’orario, non parlare con nessuno di questo impiego. Ovviamente dietro il singolare incarico si nascondono intrighi politici che evocano un ritorno della destra in Francia. Ad Alba Rohrwacher è affidato il compito di spezzare il grigiore della vicenda – perché l’azione, che pure non manca, è raggelata e trattenuta, sottoposta alle esigenze di uno stile misurato – con il personaggio di una ragazza anche lei alcolista che il protagonista incontra in una riunione del gruppo AA e a cui offre aiuto e protezione coinvolgendola involontariamente nell’intrigo. Nel cast anche Denis Podalydès e Sami Bouajila. 

Cristiana Paternò
22 Novembre 2016

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