Il cinema italiano per la parità di genere

Il tema delle diseguaglianze di genere nel settore audiovisivo è il focus del progetto Dea - donne e audiovisivo presentato al Torino Film Festival, che ha l'obbiettivo di lavorare per raggiungere un


TORINO – Il tema del parità di genere nel settore audiovisivo è  il focus del progetto Dea – donne e audiovisivo illustrato al Torino Film Festival. Secondo il primo rapporto presentato – realizzato dall’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali del CNR e finanziato dalla SIAE – emerge che l’88% dei film a finanziamento pubblico italiano sono diretti da uomini, così come il 79% dei film prodotti dalla Rai e il 90.8% dei film che arrivano alle sale cinematografiche. Dati non confortanti che fanno emergere la necessità di lavorare per raggiungere una reale parità in un’industria che ha l’importanza strategica di contribuire alla costruzione dell’immaginario comune. Anche perché la  sotto-rappresentazione delle donne nel cinema appartiene al più ampio tema della parità di genere che coinvolge ambiti diversi e che rispecchia le barriere presenti in altri settori economici e nella società in generale. Fino a che l’industria cinematografica continuerà a offrire narrazioni e rappresentazioni del mondo da un punto di vista essenzialmente maschile, resteremo infatti una società maschilista e patriarcale. 

L’Italia è al 127° posto (su 144) per quanto riguarda la parità di trattamento economico nel mondo del lavoro, secondo il Global Gender Gap report 2016. Ci sono però dei segnali positivi. Non manca la determinazione: gli iscritti alla scuola Nazionale di Cinema, tra il 2006 e il 2013, sono, nel 39% dei casi, donne. Non mancano nemmeno le qualità: il 33% dei film diretti da registe che hanno partecipato a festival nazionali e internazionali ha ricevuto almeno una nomination o un premio. Si ha inoltre la possibilità di cambiare la situazione attraverso i fondi disponibili dal 2017, grazie alla nuova Legge cinema che è l’occasione concreta per ridistribuire le opportunità tra donne e uomini su base più equa. 
 
Il progetto Dea ha il patrocinio di Unesco – Roma città creativa per il cinema, con la collaborazione di Doc/itAssociazione documentaristi italiani, l’ Università degli studi Roma Tre, e Mibact.

Carmen Diotaiuti
23 Novembre 2016

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